Donald Trump ne fa una questione di talento e di ascolti. Il Jimmy Kimmel gate, secondo il Presidente degli Stati Uniti, non ha nulla a che vedere con la politica: “Potete pure invocare la libertà di espressione, ma la realtà è che è proprio scarso”, ha dichiarato il tycoon, rispondendo a una domanda durante la visita di stato in Inghilterra. L’ospite di re Carlo ha continuato: “Ha detto delle cose orribili sulla morte del grande Charlie Kirk, ma è stato licenziato perché aveva ascolti molto bassi, non era una persona talentuosa, avrebbero dovuto fare questo molto tempo fa”.I numeri, il Presidente deve averli visti bene perché sì, negli ultimi anni c’è stato un calo della platea del noto show ma è impossibile negare che la coincidenza tra sospensione e alcune batture del conduttore sia ‘sospetta’. Secondo le stime di Nielsen, il principale osservatore mondiale di audience insight, il night show in onda sull’Abc registrava nel 2015 una media di 2,4 milioni di telespettatori. Da quei numeri d’oro, un calo (spiegabile con diverse cause, non ultimo il cambiamento del modo di fruizione) ha portato il Jimmy Kimmel Live! a 2,1 milioni nel 2019, 1,8 milioni nel 2020, fino al picco negativo di 1,5 milioni nel 2021. Da lì è stata registrata una breve risalita, che ha portato la trasmissione a raggiungere 1,6 milioni in media di seguaci per puntata. Dato risollevato solo grazie al mese gennaio (1,95 milioni), contro il crollo di agosto 2025 (1,1 milioni).Ma il momento della chiusura dello show ha un tempismo, dicevamo, quantomeno sospetto, perché arriva poco dopo un monologo, il classico di Kimmel in chiusura di puntata, in cui il conduttore commenta i fatti della settimana in maniera sarcastica. Una delle frasi bersagliate sui social è stata questa: “La reazione di Trump dopo la morte di Kirk non è stata quella di un adulto che ha perso un suo caro amico, ma quella di un bambino a cui gli è morto il pesciolino rosso”. Kimmel si riferiva ironicamente al controverso lutto di Trump, visto il giorno dopo la morte del ‘figlioccio’ Kirk a una partita di baseball. O ancora, Kimmel ha mostrato un video della settimana scorsa, quando gli hanno chiesto come stesse affrontando il lutto e lui ha iniziato a parlare della sua nuova creazione, una ‘meravigliosa sala da ballo’ che ha fatto costruire personalmente nella Casa Bianca. Il conduttore ha poi affrontato la questione politica dell’omicidio Kirk, commentando così: “La gang Maga sta facendo di tutto per strumentalizzare politicamente la morte di Kirk e per dissociarsi dalla figura del suo killer Tyler Robinson”.Raggiunto dai giornalisti di ritorno a Washington D.C. sull’Airforce1 dopo il soggiorno alla corte di Re Carlo III, il 46° presidente Usa ha commentato: “Ho letto da qualche parte che il 97% delle reti televisive è contro di me. E pensare che ho vinto, pure facilmente, le elezioni dell’anno scorso”. E ancora, come a scacciare i dubbi sulla causa della chiususa del Jimmy Kimmel Show: “Valuterò se interrompere le licenze di tanti outlet televisivi che non si comportano bene con me. Mi fanno solo cattiva pubblicità, insomma, loro hanno una licenza. Penso che quella licenza possa essere ritrattata o rimossa”.Siamo entrati in una nuova era della comunicazione, quella del wokismo Maga? Le campagne dei repubblicani e dei principali outlet di destra negli Stati Uniti hanno incentrato gran parte della propria identità sulla lotta alla ‘cancel culture’: tra i bersagli, hanno da sempre figurato anche la lotta al politicamente corretto, caratterizzata da una vera e propria liberalizzazione dell’hate speech. E quello che è emerso, anche grazie a una ricerca del New York Times, è che il livello di indignazione dopo il monologo di Kimmel è cresciuto in maniera esponenziale circa 24 ore dopo la messa in onda della puntata incriminata. Sembra che in questo caso, una parte di opinione pubblica di destra, non fosse stata minimamente toccata dalla questione, fino a quando Alex Christy, un editor della rivista repubblicana Newsbuster, ha ripubblicato su X il video del monologo la mattina del giorno dopo (16 settembre). Nel pomeriggio, alcune radio hanno iniziato a commentare il video, fino a quando FoxNews ha dibattuto il monologo di Kimmel nel suo talk-show pomeridiano. Altri giornalisti di testate apertamente di destra come il The Blaze hanno iniziato a commentare la notizia nella serata di martedì, con post che hanno ottenuto molto successo, fino ad arrivare al picco mediatico del tweet di Elon Musk, il proprietario di X nonché il profilo più seguito sulla piattaforma, che è stato molto secco sulla questione: “È disgustoso”, ha scritto.Da quel momento, l’ex Twitter è iniziato a implodere di richieste di licenziamento per Kimmel e la FCC ha agito. L’FCC (Federal Communication Commision) equivale alla nostra AGCOM ed è l’autorità indipendente che regola tutti i servizi di comunicazione negli Stati Uniti: radio, TV, internet e telecomunicazioni. Ha forti poteri normativi, di controllo e sanzionatori. Il capo della temuta FCC, Brendan Carr ha presto accusato Kimmel di aver avuto la “peggior condotta possibile” e ha messo immediatamente pressione alla Abc affinché prendesse “delle azioni immediate”, minacciando “ulteriori provvedimenti”, nel caso in cui il conduttore non fosse stato sospeso.L'articolo “Potete pure invocare la libertà di espressione ma la realtà è che è proprio scarso”: così il presidente Donald Trump sulla chiusura del Jimmy Kimmel Show. La storia proviene da Il Fatto Quotidiano.