Il prete influencer e il post sponsorizzato sugli integratori, fan inviperiti con don Alberto Ravagnani: come prova a difendersi – Il video

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Don Alberto Ravagnani assicura che i proventi della sponsorizzazione andranno in opere di evangelizzazione, ma questo non è bastato a placare le polemiche sui social. Don Alberto Ravagnani, parroco con 270mila follower su Instagram e uno dei volti più popolari della Chiesa cattolica sui social, si trova al centro di una bufera dopo aver pubblicato un video in partnership appunto sponsorizzata con un’azienda di integratori.La sponsorizzazione che ha scatenato il dibattito«Assumere integratori è peccato?», esordisce don Alberto nel video pubblicato il 18 settembre, racconta il Giorno. Il sacerdote 32enne, originario di Brugherio e dal 2024 vicario parrocchiale della chiesa di San Gottardo al Corso a Milano, spiega poi la sua scelta con tono disinvolto: «Ho 32 anni, tanti progetti per la testa e molte persone a cui volere bene. Per riuscire a fare tutto devo essere in forma: nello spirito, certamente, nella mente, ci mancherebbe, ma se il corpo non regge crolla anche tutto il resto». È la conclusione che pare abbia indispettito particolarmente i suoi follower: «Pregare non basta, ciccini: gli integratori mi aiutano a rimanere forte e sano per affrontare la mia missione». Come riporta Il Giorno, il prete invita i follower a usare il link in bio per acquistare i prodotti, accompagnando il tutto con lo slogan «Santo sì ma anche sano». Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Don Alberto Ravagnani (@donalberto_rava)La reazione dei follower delusi e sconcertatiI commenti sotto al post sono per lo più negativi. «Caro Don Alberto, ti ho sempre seguito con piacere soprattutto per la tua attività pastorale fatta in un modo che è più vicino ai social e quindi più vicina ad un linguaggio attuale. Spesso però si rischia di eccedere e farsi travolgere. Ora, io non sono nessuno per giudicare questo tuo post, ma con assoluta sincerità mi ha lasciato l’amaro in bocca anche se i proventi andranno alle attività pastorali. Credo che nella vita ci siano dei paletti che non andrebbero rimossi», scrive un utente. Altri sono stati più diretti: «Stai oltrepassando il limite Don, un sacerdote deve fare altro». Non sono mancati commenti lapidari come «Imbarazzante» e «Speriamo sia uno scherzo», segno di quanto la scelta abbia spiazzato anche i sostenitori più fedeli.La difesa del prete influencerDon Ravagnani ha risposto alle critiche senza mezzi termini: «I proventi vanno in attività di evangelizzazione. Ogni buon parroco ha il dovere di procacciare soldi per le attività della parrocchia e lo faccio anche io. Nulla di nuovo sotto il sole». Il sacerdote, che ad agosto aveva partecipato al Giubileo degli influencer in Vaticano, è diventato popolare durante il lockdown proprio grazie alla sua capacità di usare i social per raggiungere le giovani generazioni. L'articolo Il prete influencer e il post sponsorizzato sugli integratori, fan inviperiti con don Alberto Ravagnani: come prova a difendersi – Il video proviene da Open.