Scoppia il caso politico tra il Cio e il governo italiano durante il percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il Comitato olimpico internazionale, come rivelato dall’agenzia Ansa, ha infatti inviato una lettera a Fondazione Milano-Cortina – da inoltrare al ministero per lo Sport – in cui esprime il “disappunto” per non aver incontrato i vertici governativi, in particolare il dicastero presieduto da Andrea Abodi.Era stata proprio la presidente Kirsty Coventry ad accennare sulla questione dopo la riunione del Comitato Esecutivo: “Non ho conosciuto personalmente nessun membro del governo italiano o del ministero dello Sport”. Poi, incalzata nella hall dell’albergo dai media sull’argomento, fugge nel van nero dicendo che non avrebbe risposto ad altre domande, probabilmente per non aggiungere benzina sul fuoco. Fonti del ministero fanno presente che, in coordinamento con la Fondazione, il contatto con il Cio è costante.Durante la conferenza, Coventry era apparsa distensiva e sorridente, anche in vista delle prossime riunioni tra le componenti. “I membri del Comitato Esecutivo avranno incontri con loro nella settimana prossima. Non vedo l’ora di conoscere i risultati. Ma abbiamo avuto ottime comunicazioni nella scorsa settimana”. Non è però casuale che Coventry, alla prima visita ufficiale in Italia dopo la sua elezione a presidente, abbia evidenziato “l’entusiasmo” con cui ha interagito nei giorni scorsi con, ad esempio, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Milano sta diventando una delle mie città preferite”, la sua carezza.Coventry affronta gli altri casi spinosi sul tavolo del Cio, a partire dalla richiesta del premier spagnolo, Pedro Sanchez, di escludere gli atleti di Israele. “Questo Comitato Esecutivo non ha discusso, e non ha mai discusso, la possibilità di non rappresentanza di tutti i Comitati Nazionali. Per quanto riguarda la sicurezza degli atleti israeliani, continueremo a consultarci con le forze dell’ordine del Paese ospitante, come abbiamo sempre fatto. Saranno Olimpiadi sicure al 100%“. Poi, l’annoso tema Russia-Bielorussia: “Per gli atleti neutrali, adotteremo lo stesso approccio di Parigi, lì le cose sono andate molto bene. Noi dobbiamo far sì che ci sia giustizia ed equità”. La situazione geopolitica resta complicata: “Siamo molto rattristati nel contemplare l’attuale scenario globale. Lo sport deve far vedere ciò che c’è di buono nell’umanità e ribadiamo la nostra ricerca della pace”.Infine, due informazioni: per l’eventuale candidatura di Bologna-Firenze come sedi delle Olimpiadi estive del 2036 non c’è stata “alcuna richiesta” al momento; e, inoltre, a Milano-Cortina ci sarà un podio per le medaglie di Vancouver 2010 e Sochi 2014 per il caso di doping del russo Evgenij Ustjugov, a cui sono stati tolti i due ori assegnati successivamente al francese Martin Fourcade (ora membro della Commissione Atleti del Cio) e alla Germania. “Ci teniamo molto. Gli atleti devono brillare”.L'articolo Milano-Cortina, scoppia il caso: “disappunto” del Cio per l’assenza del governo alla visita del villaggio olimpico proviene da Il Fatto Quotidiano.