Il nuovo piano di Israele, ora l'offensiva su Gaza è totale

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AGI - Al terzo giorno dell'offensiva mirata alla conquista di Gaza City, procede l'incursione dell'Idf. Carri armati, droni, bulldozer e veicoli M113 carichi di esplosivo telecomandati si stanno spingendo nel più grande centro urbano dell'enclave, a lungo considerato la roccaforte di Hamas. Un'avanzata "boots on the ground".Una vera guerra di fanteria, con il capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, insieme al capo del comando meridionale, Yaniv Asor, in prima linea nei combattimenti, e i tank di Tsahal, che da quando sono entrati da via Al-Jalaa hanno innescato una delle più grandi ondate di sfollati dall'inizio della guerra. Un'operazione differente dalle altre, ancora più cruenta, al punto che i palestinesi la descrivono come la più intensa che hanno dovuto affrontare in due anni di guerra. Opinione confermata anche al Guardian da diversi funzionari dell'esercito israeliano."Rispetto a quanto accaduto a Rafah o Khan Younis, in cui le truppe si sono ritirate dopo incursioni temporanee, questa volta - spiegano - il piano è mantenere il territorio e alla fine prendere il pieno controllo di Gaza City, con una "manovra graduale" che sta combinando forze aeree e terrestri". L'avanzata è proseguita anche nella giornata di oggi: carri armati israeliani sono stati visti in due aree di Gaza City considerate porte d'accesso al centro della città, mentre le linee internet e telefoniche sono state interrotte in tutta la Striscia, segno che le operazioni di terra sono destinate a intensificarsi nelle prossime ore. Attualmente, secondo i rapporti dell'Idf, le forze israeliane controllano la periferia orientale di Gaza City e negli ultimi giorni hanno 'martellato' le aree di Sheikh Radwan e Tel Al-Hawa. Nel frattempo, gli ospedali, già sull'orlo del precipizio, stanno collassando sotto la pressione che si fa sempre più forte. L'Organizzazione Mondiale della Sanità fa sapere che "l'incursione militare e gli ordini di evacuazione nel nord di Gaza stanno provocando nuove ondate di sfollamenti, costringendo le famiglie traumatizzate a trasferirsi in un'area sempre più piccola e inadatta alla dignità umana".Oltre i bombardamenti e le incursioni, la carestia stringe la morsa. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, afferma che 428 persone sono morte di fame dall'inizio della guerra, mentre l'Unicef avverte che 450.000 bambini a Gaza City affrontano carestie e gravi traumi, praticamente senza servizi medici disponibili.L'invasione di terra di Gaza City ha coinciso con la pubblicazione di un'analisi legale di 72 pagine da parte della commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite, istituita dal Consiglio per i diritti umani nel 2021 per indagare sulle violazioni nei territori palestinesi occupati e in Israele. La conclusione, secondo la commissione, è che la campagna di Israele a Gaza "equivale a un genocidio", un termine che l'Onu stessa non ha usato ufficialmente, ma che è sotto crescente pressione per adottarlo.