Meloni su Rai1 per sostenere la candidatura della cucina italiana all’Unesco, attacchi dal centrosinistra

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La partecipazione era stata inserita nell’agenda della premier sul sito del governo nei giorni scorsi e così, subito dopo essere scesa dal palco di ‘Fenix’, l’evento della giovanile di FdI organizzato all’Eur, Giorgia Meloni si è spostata al Colosseo per prendere parte presso il Tempio di Venere all’iniziativa ‘Il pranzo della domenica‘, per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. Un appuntamento che, nel pieno della polemica politica per quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza e alla vigilia della partenza della premier per New York dove si terrà l’80esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, finisce nel mirino delle opposizioni che insorgono dopo aver visto il collegamento confezionato all’interno di Domenica In. Collegamento che vede Meloni, con al fianco Sabrina Ferilli e Paolo Bonolis, affermare che “vogliamo prendere una delle cose più straordinarie che abbiamo, la cucina italiana, che racconta la nostra cultura, identità, e tradizione, e farla riconoscere”. Dallo studio, poi, ecco arrivare la domanda di Mara Venier all’inquilina di palazzo Chigi su un ricordo legato ai suoi pranzi della domenica di quando era bambina. “Io di solito lo passavo con i nonni e per me, ma penso per molte famiglie italiane, è legato alle pastarelle – le parole della presidente del Consiglio -. Mi ha legato moltissimo ai miei nonni materni il pranzo della domenica”.Le proteste del centrosinistraDopo aver visto la premier su Rai1, però, si accende la protesta del centrosinistra. Per Elly Schlein, “Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento a spiegare cosa farà l’Italia rispetto al riconoscimento dello Stato di Palestina e alle sanzioni per il governo israeliano. Però continua a trovare il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico”. “Oggi ci spiega su Rai1, la ammiraglia della sua TeleMeloni, quali pranzi e quali pasticcini preferisce mangiare la domenica – l’affondo della segretaria del Pd -. Il tutto mentre Canada, Regno Unito e Australia annunciano il riconoscimento dello Stato di Palestina e si aggiungono ai tanti altri Stati che provano a dare il loro contributo per porre fine all’occupazione illegale di Gaza e ai crimini del governo di Netanyahu”. Sulla stessa linea anche Angelo Bonelli: “Meloni va in tv, una tv ridotta a megafono del governo, a parlare del pranzo della domenica e delle pastarelle con i nonni. Invece di confrontarsi con il Parlamento, Meloni si prepara ad andare all’Assemblea generale dell’Onu per dire No al riconoscimento della Palestina, in totale sudditanza ai voleri di Netanyahu”.A protestare ci sono anche gli esponenti M5s in commissione di Vigilanza secondo i quali “la Rai ha toccato il fondo. A Domenica In, Mara Venier ha pensato bene di confezionare un’intervista a Giorgia Meloni sulle sue abitudini culinarie della domenica, come se fosse la zia simpatica del palazzo accanto. Un’operazione indecente, pagata con i soldi del servizio pubblico, che ormai non è più servizio ma strumento di regime. La presidente del Consiglio, che ha fatto bloccare la Commissione di vigilanza ai suoi adepti, non trova nemmeno il coraggio di spiegare perché impedisce al Parlamento di esercitare il suo ruolo di controllo. E intanto occupa ogni spazio utile: siamo arrivati agli show della domenica pomeriggio, dove invece di rispondere delle sue scelte politiche ci racconta del pollo al forno. È il segno che Meloni non ha più alcun pudore a trasformare la Rai nella sua vetrina personale”. “Finché la Commissione resterà ostaggio di questa maggioranza, non potremo nelle sedi democratiche avere nessuno a cui chiedere conto di quanto accade e di come stiamo scivolando verso TeleRegime”, sottolinea quindi la presidente in Vigilanza Rai, Barbara Floridia, mentre il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, chiede che l’intervento dell’Agcom “davanti a questo abuso della tv pubblica da parte della presidente del Consiglio”.La replica della Rai e di MeloniNel pieno della polemica politica l’azienda di viale Mazzini sottolinea però che “la Rai da sempre valorizza e sostiene le iniziative di interesse nazionale e di rilievo internazionale che riguardano il patrimonio culturale dell’Italia. Si è trattato di una pagina di autentico Servizio Pubblico nel racconto della cultura, delle tradizioni, della nostra industria e della promozione dell’Italia a livello internazionale”.E in serata la stessa premier sui social passa al contrattacco: “La polemica di oggi delle opposizioni riguarda la mia partecipazione ad un videocollegamento con ‘Domenica In’, nel quale sono intervenuta per circa 80 secondi. Sono intervenuta per sostenere la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, insieme al sindaco di Roma (Pd) Roberto Gualtieri, che è intervenuto subito dopo di me. Un esempio concreto di quanto sia importante che ogni partito politico valorizzi un’iniziativa capace di portare meriti e benefici a tutta l’Italia, raccontando al mondo le nostre tradizioni e la nostra cultura. Eppure, nonostante fosse evidente la bontà dell’iniziativa – e la presenza di amministratori di ogni colore politico – qualcuno ha preferito costruire l’ennesima polemica sul nulla. Certo, sono lontani i tempi in cui, nello stesso programma, il premier del Pd si faceva intervistare per 45 minuti“. “In ogni caso, noi continueremo a lavorare e valorizzare le eccellenze italiane insieme a coloro che vorranno farlo”, conclude Meloni.Nel pomeriggio il sindacato Unirai aveva ricordato in una nota che “Paolo Gentiloni fu ospite nel marzo 2017 da Presidente del Consiglio. 45 minuti di intervista in studio”. Questo articolo Meloni su Rai1 per sostenere la candidatura della cucina italiana all’Unesco, attacchi dal centrosinistra proviene da LaPresse