“Non avevamo paura quando ci uccidevano a colpi di chiave inglese per aver scritto un tema sulle Br, non abbiamo paura oggi”. L’intervento di Giorgia Meloni alla festa della giovanile di Fratelli d’Italia è quasi tutto nel segno di Charlie Kirk. La premier parla dell’attivista americano ucciso a inizio settembre e di Sergio Ramelli, attacca la sinistra e chi è “cresciuto con l’idea che chi era diverso da te andava abbattuto. Noi non siamo mai stati così”. Cita Roberto Saviano, che aveva detto “Non riesco ad accordarmi al coro morale di chi dice che ogni vita va rispettata” e il post di alcune sigle universitarie che il giorno dopo l'omicidio avevano pubblicato una foto di Kirk a testa in giù, con la scritta "Meno uno. A buon intenditor poche parole" Ieri i ragazzi di Gioventù nazionale, sul palco dove stava per parlare l'ex ministro Gennaro Sangiuliano, hanno srotolato uno striscione per Kirk e hanno rispettato un minuto di silenzio. Poco prima della premier, oggi sul palco è intervenuto Lorenzo Caccialupi, uno studente romano che un anno fa aveva posto una domanda a Kirk in un campus americano, scambio ripreso in video e diventato virale in questi giorni. "Dobbiamo creare un Turning point in Italia e in Europa", ha detto lo studente romano. “Kirk faceva paura perchè era bravo a dimostrare quanto fossero irragionevoli alcune tesi che vogliono imporci a forza", attacca la premier fra gli applausi dei ragazzi di Gn, "era pericoloso perchè smontava la narrazione imposta dal mainstream con la logica, perchè dava voce a quella maggioranza di persone che la pensa esattamente come lui è che ha dovuto finire per sentirsi sbagliata”. Le qualità di Kirk sono le stesse che Meloni dice di apprezzare nei giovani di FdI, che hanno organizzato l’evento Fenix dopo un anno di stop, in seguito all’inchiesta di Fanpage, che la premier cita dal palco: “Vi hanno definito gioventù meloniana, ma lo fanno per sminuirvi, perché ragionate con la vostra testa”.