La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è intervenuta ad Ancona al comizio dei leader del centrodestra a sostegno del governatore uscente delle Marche, Francesco Acquaroli (FdI), in vista delle elezioni regionali del prossimo 28 e 29 settembre. “Sono contenta di essere qui con il centrodestra perché sono orgogliosa di sostenere Acquaroli. Sono orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto in questi anni”, ha detto la premier, rivendicando il lavoro di Acquaroli alla guida della regione. “Le Marche sono tornate a farsi valere. Possiamo sempre fare meglio e lo faremo, ovviamente se voi deciderete di confermarci il vostro sostegno. Quando ho chiesto ad alcuni ‘Come va nelle Marche Acquaroli?’ qualcuno mi ha risposto ‘non è bravo nella comunicazione’. Guardate, questo mi fa sorridere perché fidatevi sempre di più di un politico che fa più di quanto parli e fidatevi sempre di meno di un politico che parla più di quanto fa. Chi lavora tanto, a volte si dimentica di spiegarlo bene, delle volte accade anche a me”, ha affermato: “Noi offriamo il nostro impegno, la nostra determinazione e il coraggio di mettere la faccia anche sulle sfide più difficili. Cinque anni fa il destino di questa regione sembrava il declino, ma il declino non è mai un destino, è sempre una scelta. Abbiamo lavorato per invertire quel declino e i risultati stanno arrivando. Possiamo parlare di una regione che stupisce“.“Insieme da 30 anni per scelta, continueremo a governare”La presidente del Consiglio ha poi ribadito l’unità del centrodestra contrapponendola invece alle frammentazioni del centrosinistra. “La nostra è una alleanza solida, fondata su una visione comune. A chi si affanna a scrivere tutti i giorni che la maggioranza è divisa, litighiamo, ci tiriamo cartoccetti… Leggi ricostruzioni entusiasmanti, magari per sperare che questo accada. Fatevene una ragione: stiamo insieme da 30 anni e continueremo a stare insieme, continueremo a stare al governo. Non sprecheremo questa occasione storica di dare all’Italia quello di cui ha bisogno. Noi stiamo insieme non perché siamo costretti, io sono fiera dell’alleanza che governa questa nazione, di tutte le persone che avete visto su questo palco, e ringrazio tutti”, le parole della leader di Palazzo Chigi.“Orgogliosa del centrodestra, centrosinistra unito solo per mandarmi a casa”“Io sono orgogliosa del centrodestra, provate a fare questa domanda nell’altro campo. Se il M5s è orgoglioso di essere alleato col Pd, o al Pd se è fiero di essere alleato col M5s, o a tutti se sono fieri di essere alleati con Renzi e Avs. Si arrampicheranno sugli specchi. Ho sentito dire a Conte ‘noi non siamo alleati del Pd, noi abbiamo il progetto di mandare a casa Meloni’. Ma che progetto è mandare a casa Meloni? Io non sto assieme agli altri partiti dei centrodestra perché devo impedire alla sinistra di governare, io sto insieme agli altri partiti perché cerco di governare bene questa nazione, per darle un futuro, una speranza, una possibilità. Mica governo contro gli altri, governo per gli italiani”, ha detto ancora Meloni. “Nessuno in Italia oggetto di discorso d’odio più di me”La presidente del Consiglio, inoltre, ha respinto le accuse da parte delle opposizioni di voler zittire le voci di dissenso rispetto alle politiche del governo. “Ci accusano di volere reprimere il dissenso, a me pare che siano piuttosto loro che vorrebbero mettere a tacere le voci non gradite. Ci accusano di fare discorsi d’odio, ma fidatevi che non c’è nessuno in Italia che è fatto oggetto di discorso di odio come accade alla sottoscritta, e difficilmente mi posso odiare da sola. L’ultimo è un consigliere comunale di Genova, oggi, credo del Pd, che ha detto alla capogruppo di FdI dicendo ‘vi abbiamo appeso a testa in giù già una volta‘. E lo voglio dire perché siccome Schlein qualche giorno fa ha detto di fare gli esempi… guarda Elly se vuoi che te li faccio ci mettiamo mezza giornata“, ha detto. “Io non ho mai avuto bisogno quando stavo all’opposizione di usare questi argomenti, e quindi calma. Calmatevi, calmiamoci, riportiamo un dibattito dove deve stare“, ha concluso. “Per alcuni è difficile – ha proseguito Meloni -. Intanto perché non sanno che dire, però alcuni lo fanno per strategia politica perché sono senza argomenti, altri più fuori dal Palazzo lo fanno proprio per tornaconto personale perché c’è un business dell’odio. Io ogni giorno leggo post sui social carichi di accuse e ingiurie a me e al governo, e sono quasi sempre accompagnati dall’invito a comprare un libro, un biglietto per uno spettacolo teatrale, a comprare qualcosa in buona sostanza. Le lezioni di morale da questa gente qua non me le faccio fare”.Questo articolo Regionali Marche, Meloni ad Ancona per Acquaroli: “Orgogliosa del centrodestra” proviene da LaPresse