I colpi di testa nel calcio potrebbero lasciare segni duraturi sul cervello. A dirlo è un recente studio della Columbia University di New York, condotto su calciatori dilettanti, che ha messo in luce come ripetuti impatti con il pallone possano causare alterazioni cerebrali e ridurre la memoria e la capacità di apprendimento.Lo studio della Columbia UniversityI ricercatori hanno analizzato 352 giocatori amatoriali e un gruppo di controllo composto da 77 persone che non praticano sport di contatto. Attraverso risonanze magnetiche avanzate, si sono concentrati sulla regione orbito-frontale del cervello, fondamentale per le funzioni cognitive più complesse. Nei calciatori che eseguono oltre mille colpi di testa all’anno, la distinzione tra materia grigia e materia bianca appare meno netta. Un segnale, spiegano i ricercatori, che i tessuti cerebrali subiscono microtraumi ripetuti. Parallelamente, i test cognitivi hanno rivelato performance peggiori nei compiti legati alla memoria e all’apprendimento.Il rischio di encefalopatia traumaticaLe alterazioni osservate ricordano in parte quelle tipiche dell’encefalopatia traumatica cronica (Cte), una patologia neurodegenerativa che colpisce atleti sottoposti a traumi cranici ripetuti. Tuttavia, gli studiosi invitano alla cautela, perché non ci sono prove che le modifiche rilevate nei dilettanti conducano necessariamente alla Cte. Il dato forse più rilevante dello studia della Columbia è che i rischi non riguardano solo i professionisti, spesso seguiti da medici e staff dedicati, ma anche chi gioca in leghe dilettantistiche.Non solo calcio: gli altri sport a rischioIl tema dei traumi cranici non è nuovo nello sport. Negli Stati Uniti, il football americano è da anni al centro di un acceso dibattito sul rischio commozione cerebrali, causati dalle botte ripetute alla testa. Anche nel rugby e nell’hockey su ghiaccio emergono dati preoccupanti, con studi che collegano gli impatti frequenti a deficit cognitivi e disturbi dell’umore.Foto copertina: Dreamstime/Matthew TrommerL'articolo Non solo rugby e football americano, anche il calcio rischia di causare danni al cervello: cosa dice l’ultimo studio sui colpi di testa proviene da Open.