Mar, 16 Dic 2025Respinta invece la richiesta della società francese di un risarcimento da 440 milioni.DiRedazioneCondividi l'articoloKylian Mbappé (Photo by Aitor Alcalde/Getty Images)Il Tribunale del lavoro di Parigi ha condannato il Paris Saint-Germain a pagare quasi 61 milioni di euro a Kylian Mbappé per bonus e stipendi non pagati a partire dalla scadenza del suo contratto nel 2024. Tuttavia, il Tribunale, composto da due rappresentanti del datore di lavoro e due rappresentanti dei lavoratori, ha respinto la riclassificazione dei suoi contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato (CDI). Le richieste del PSG, pari a 440 milioni di euro, sono state respinte nella loro interezza.Gli avvocati del calciatore, oggi al Real Madrid, avevano chiesto oltre 260 milioni di euro, sostenendo che il suo contratto con il PSG dovesse essere riclassificato come a tempo indeterminato e per questo avevano invocato il licenziamento senza giusta causa (44,6 milioni), mobbing (37,5 milioni) e lavoro dissimulato (37,5 milioni). Il consiglio, composto da due rappresentanti dei datori di lavoro e due rappresentanti dei dipendenti, ha respinto questa riclassificazione ma ha stabilito che il PSG non ha pagato tre mesi di stipendio, un bonus etico e un bonus alla firma previsti dal contratto. Si tratta di quanto già era stato indicato da due decisioni della Lega calcio professionistica francese (LFP) nel settembre e nell’ottobre 2024, senza che il PSG producesse alcuna prova di una rinuncia di Mbappé ai suoi diritti.I giudici hanno respinto la richiesta del club parigino che a sua volta aveva rivendicato un indennizzo di 440 milioni di euro, citando danni e una «perdita di opportunità» per la decisione del giocatore di lasciare il club a parametro zero. La sentenza, che può essere impugnata, è destinata a creare un precedente per i contratti dei giocatori nel calcio francese dopo che questo scontro è stato per mesi al centro delle cronache sportive.Developed by 3x1010