La Trump Tower a Belgrado non si farà: Kushner si ritira dopo che la Procura incrimina il ministro della Cultura

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“Dato che i progetti importanti dovrebbero unire, non dividere, e per rispetto del popolo serbo e della città di Belgrado, ritiriamo la nostra richiesta”. Così un portavoce di “Affinity Partners”, società di investimenti privati di Jared Kushner, genero e consigliere del presidente Donald Trump, ha fatto sapere la rinuncia al progetto di realizzare una Trump Tower a Belgrado. L’idea era quella di trasformare l’ex sede dello Stato maggiore jugoslavo, in stato di abbandono dopo che nel 1999 fu colpita dai jet della Nato. Nel 2024 la “Affinity Partner” aveva firmato un contratto di locazione di 99 anni per la riqualificazione del sito.Il progetto aveva suscitato proteste: si contestava l’idea di spazzare via un edificio che costituiva un esempio di architettura modernista. Ma a convincere Kushner a fare il passo indietro rispetto a un progetto da mezzo miliardo di dollari, è stata l’inchiesta della magistratura che si occupa di criminalità organizzata (TOK), che ieri ha incriminato quattro esponenti del governo, tra cui il ministro della Cultura, Nikola Selakovic, per “presunte illegalità” nell’iter di approvazione dell’appalto.La vicenda ripropone la duplice figura di Kushner: da un lato mediatore per conto della Casa Bianca su aree di conflitto come Ucraina e Striscia di Gaza, dall’altro uomo d’affari con Affinity Partners, una società di investimenti da 4,8 miliardi di dollari che si muove a tutto campo: basti pensare che ultimamente, oltre agli affari immobiliari è entrata nell’acquisizione da 55 miliardi di dollari di Electronic Arts e sta contribuendo a finanziare l’offerta di Paramount per Warner Bros.Dal punto di vista politico, chi esce sconfitto dalla vicenda è il presidente Vucic che aveva sostenuto l’intervento di Kushner sollecitando la rimozione della classificazione di edificio come patrimonio culturale sotto tutela di cui gode l’ex complesso militare. Per accelerare il processo in Parlamento erano state approvate rapidamente due norme che privavano delle tutele la vecchia sede del Comando militare e altri edifici, appena una settimana dopo che il presidente Trump aveva vinto la sua corsa alle presidenziali negli Usa. Una decisione che aveva scatenato l’opposizione politica, secondo cui Vucic e i suoi ministri stavano facendo di tutto per ingraziarsi l’amministrazione Trump. “Voi lo chiamate investimento, noi lo chiamiamo alto tradimento” aveva dichiarato la parlamentare Marinika Tepić.Ieri la Procura ha reso note le accuse nei confronti del ministro della Cultura Nikola Selaković e della segretaria del ministero, Slavica Jelača; nell’inchiesta entrano anche Goran Vasić, il direttore facente funzioni dell’Istituto della Repubblica per la protezione dei monumenti culturali e Aleksandar Ivanović, direttore facente funzioni dell’Istituto per la protezione dei monumenti culturali della città di Belgrado. Tutti vengono accusati di due reati: abuso d’ufficio e falsificazione di un documento ufficiale, in relazione alla rimozione dello status di bene culturale dagli edifici dell’ex Quartier generale. Proprio Goran Vasic ha ammesso di aver falsificato documenti inerenti all’appalto.Il presidente Vucic non ha gradito le attività della TOK, la Procura contro la criminalità organizzata e lo ha fatto in modo esplicito, prefigurando uno scontro con i magistrati: “Abbiamo perso un investimento eccezionale. Mi assicurerò personalmente che tutti coloro che hanno contribuito a causare danni ne siano ritenuti responsabili”. E riferendosi alla struttura di Belgrado: “Ora avremo un edificio distrutto ed è solo questione di tempo prima che i mattoni e le altri parti crollino, perché nessuno lo toccherà mai più”. Poi, Vucic fa una promessa “alla Trump”, quella di fornire un ombrello di protezione a chi in queste ore è finito nel mirino dei magistrati: “Non darò loro l’opportunità di perseguire chi non è colpevole di nulla, sono io colpevole, sono stato io a volere modernizzare la Serbia, sono stato io a voler attrarre un grande investitore”.L'articolo La Trump Tower a Belgrado non si farà: Kushner si ritira dopo che la Procura incrimina il ministro della Cultura proviene da Il Fatto Quotidiano.