Probabilmente, avete sentito parlare della legge fondamentale della chimica che ci arriva dal grande Lavoisier al tempo della Rivoluzione Francese: Niente si crea e niente si distrugge. Bene, però questa legge non vale nel campo della burocrazia, dove invece vale che tutto si crea e niente si distrugge. Il che ha a che vedere con l’entropia e la seconda legge della termodinamica che si può esprimere in vari modi, incluso “i calzini spaiati non si riaccoppiano mai da soli”.Ma tutte le regole e le leggi hanno delle eccezioni. E qui, curiosamente, in questi giorni abbiamo visto il governo italiano, uno dei più burocratici dell’intera galassia, cancellare di colpo un intero settore burocratico creato apposta per fare impazzire i cittadini: quello delle regole vessatorie e sempre incerte riguardo all’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici. Miracolo! Per una volta il governo ha semplificato le cose invece di complicarle.Ebbene, grazie alla combinazione delle norme del decreto legislativo 178/2025 con quelle del decreto 175/2025, i tetti diventano “aree idonee” sulle quali i proprietari possono installare gli impianti fotovoltaici. Le sole eccezioni sono gli edifici individuali di valore storico (niente pannelli sulla cupola di San Pietro a Roma) e le zone dichiarate siti di valore storico dall’Unesco (niente pannelli nel centro di Firenze). Per la verità, anche per le zone Unesco in certi casi si potrebbero mettere pannelli, ma non entriamo su questo argomento.Questo spazza via tutte le regole, regolette, e regolucce inventate dai comuni per mettere i bastoni fra le ruote a chi si vuol produrre energia a casa propria: obblighi di colore, di integrazione, di non visibilità, rallentamenti vari, e quant’altro si poteva inventare. Da ora in poi, se avete una superficie adatta, falda di tetto o terrazza, potete cominciare da subito a programmare un impianto fotovoltaico che vi aiuta a ridurre le bollette e in certi casi ve le azzera completamente. Farete un favore non solo a voi stessi, ma a tutti quanti in termini di riduzione di inquinamento dell’aria e un contributo alla riduzione del progresso del riscaldamento globale.Non so dire cosa sia stato che ha fatto rinsavire i politici al governo. L’unica cosa che riesco a pensare è che, a parte le sciocchezze che sparano quotidianamente quando sono davanti a un microfono, in privato si rendano conto benissimo di cosa questo paese ha bisogno. Dobbiamo assolutamente ridurre l’uso dei combustibili fossili per non affondare la nostra economia sotto il peso dei costi delle importazioni.Questa che vi ho raccontato è l’interpretazione generale delle conseguenze di questi ultimi provvedimenti. Purtroppo, come per tutte le leggi che vengono fuori in Italia, c’è sempre qualche cavillo interpretativo, qualche controlegge, o qualcosa del genere. Qui, la faccenda è nuova, per cui bisogna che i burocrati che infestano le amministrazioni recepiscano le nuove regole. E poi ci saranno sicuramente i vari talebani del fossile, dei biocombustibili, e del nucleare che strepiteranno perché si vedono spiazzati da una tecnologia che diventa sempre più pratica e meno costosa. Ma il mondo va avanti, e piano piano ci stiamo inserendo anche noi nella corrente che va nella direzione giusta.Per saperne di più, potete dare un occhiata al sito di “ediltecnico” — https://ediltecnico.it/fotovoltaico-in-centro-storico-regole/L'articolo Miracolo! Il governo riduce la burocrazia. Ora il fotovoltaico si può installare (quasi) ovunque proviene da Il Fatto Quotidiano.