Inchiesta Doppia Curva: il gup "violenze e affari illeciti dietro la tifoseria milanista"

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AGI - È un quadro impietoso della curva milanista quello che tratteggia la giudice Rossana Mongiardo nelle motivazioni alla sentenza del giugno scorso con la quale ha inflitto 16 condanne, tra cui quelle ai capi ultrà delle curve di Inter e Milan, nell'inchiesta 'Doppia Curva'.Dagli atti di indagine, si evince in modo incontrovertibile che da molti anni, in modo stabile e organizzato, la Curva Sud aveva posto in essere, accanto ad attività di tifoseria lecita, un insieme di azioni illecite – scrive la magistrata – espressione di un programma criminale indeterminato, finalizzato a mantenere, anche con condotte di estrema violenza, il monopolio della gestione della tifoseria milanista, così da preservare il potere assoluto di questa associazione, senza spartire con altri gli introiti correlati alla passione calcistica, introiti che non sempre venivano realizzati in modo lecito e che sono risultati certamente ingenti.Il dominio assoluto di Luca Lucci e della Curva SudNella curva si stagliava la figura di Luca Lucci: 'Dall'esame di tutto il materiale probatorio si rileva, quindi, come le condotte adottate dai diversi membri della Curva Sud e le parole dagli stessi proferite nelle diverse occasioni concorrano a palesare, in modo coerente e univoco, come le prime fossero tutte funzionali a mantenere il dominio assoluto di Luca Lucci e del suo gruppo sulla tifoseria milanista e ad imporre le proprie decisioni nella gestione dell'attività commerciale nello stadio Meazza, delineando, quindi, quale fosse stata la 'strategia' dell'associazione. Le stesse contribuiscono, inoltre, a dimostrare la condivisione di tale strategia da parte, anche e specificamente, degli odierni imputati, che, come gli altri membri del Direttivo, risultano aver partecipato ad una serie di violenze nell'interesse di Luca Lucci e sono apparsi disposti ad effettuarne di nuove nell'ambito di un programma indeterminato di azioni delittuose, unificate dal fine di assicurare il monopolio della tifoseria milanista e i conseguenti guadagni solo al loro gruppo'.Rapporti opportunistici con Curva Nord e forze dell'ordineIn questo scenario 'è apparso evidente come anche l'accordo raggiunto con la Curva Nord fosse ispirato da un'ottica opportunistica, così come i rapporti, solo in apparenza, corretti col Supporter Liaison Officer (il delegato della società ai rapporti con la curva) e le forze dell'ordine'.