Scontro in maggioranza sulle pensioni. Lega: “Emendamento per cancellare le norme”. E Meloni ammette l’errore sul riscatto della laurea

Wait 5 sec.

Tutto da cancellare. No, solo la parte relativa al riscatto della laurea. Le pensioni scatenano il caos dentro la maggioranza. Il casus belli è il maxi-emendamento del governo che prevede nuove finestre per l’età pensionistica “anticipata” e l’assurda regola che allunga fino a 33 mesi l’addio al lavoro per chi ha riscattato il periodo di studi universitari. Le modifiche hanno l’effetto di una bomba nel centrodestra, soprattutto dalle parti della Lega, il partito che ha sempre sventolato come una bandiera l’obiettivo della cancellazione della legge Fornero. E che ora si ritrova a fare i conti con un ulteriore slittamento delle finestre e il caso, clamoroso, della retroattività della norma sul riscatto della laurea. Una vera e propria mazzata.Così il leghista Claudio Borghi, tra gli alfieri dell’addio alla Fornero, prima evoca la “manina” sul riscatto della laurea e poi annuncia di voler presentare un emendamento per mandare a carte quarantotto l’intero schema disegnato dal governo nel maxi-emendamento presentato martedì. “Ho fatto depositare” l’emendamento “che cancella la parte relativa alle pensioni, relativamente alle finestre e al riscatto della laurea, e sostituisce con una copertura che noi abbiamo individuato nell’Irap sulle banche specificando che è una clausola di salvaguardia”, ha detto il senatore del Carroccio che – per inciso – è anche relatore alla Manovra.Una mossa che sembra andare ben oltre l’ammissione del pasticcio sulla retroattività delle norme relativamente alla laurea ammesse da Giorgia Meloni al Senato. “Un chiarimento importante che voglio dare. Nessuno che ha riscattato la laurea vedrà cambiata l’attuale situazione, qualsiasi modifica che dovesse intervenire varrà solo per il futuro. L’emendamento in questo senso dovrà essere corretto”, aveva detto la presidente del Consiglio ammettendo di fatto che la proposta – che varrebbe retroattivamente – è stata un errore.L’emendamento prevede che a partire dal 2031 parte del periodo riscattato non potrà più concorrere al calcolo dell’anzianità contributiva. Insomma, soldi persi e più tempo in ufficio. Secondo l’emendamento si tratterebbe di 6 mesi in più per chi deve maturare la pensione nel 2031, che poi diventano dodici nel 2032, diciotto nel 2033, ventiquattro nel 2034 e trenta nel 2035.Questo vuol dire che, per la platea coinvolta, aumenta l’età pensionabile di 6 mesi nel 2031, tra soli cinque anni, e di oltre trenta mesi nel 2035. Perché “oltre” 30 mesi? Perché questo si somma alle nuove finestre di pensionamento previste sempre dal governo. Nel 2035, l’aumento della finestra sarà di tre mesi, portando il conto totale a 33 mesi di posticipo.La vicenda aveva provocato la reazione dei sindacati e anche di pezzi della Lega, il partito che più di ogni altro ha sempre promesso la cancellazione della Fornero e, ora, si ritrova a dover digerire un nuovo aumento dell’età pensionistica. La Cgil aveva segnalato come la modifica sul riscatto della laurea presenta “profili di incostituzionalità”. Borghi aveva invece provato a sminuire il tema sostenendo che si trattasse solo di “clausole di salvaguardia” inserite da un “qualche tecnico troppo zelante”. Nulla di tutto ciò, ma un vero e proprio errore.Dev’essersene accorto anche lui poche ore dopo, visto che ha terremotato il maxi-emendamento annuncia di voler cancellare l’intera parte relativa alle pensioni. Il nuovo meccanismo di finestre per quella anticipata, cioè che si raggiunge con gli anni di servizio e non con l’età anagrafica. Per finestre si intende quel lasso di tempo che passa tra la data di maturazione e la data di accredito della prima mensilità di pensione; strumento utilizzato in Italia per far passare sotto traccia ulteriore aumenti dei requisiti per la pensione. Queste finestre posticiperanno l’accesso alla pensione di un mese nel 2032, poi di due mesi nel 2034 e di tre mesi nel 2035. Sommato ai prossimi adeguamenti all’aspettativa di vita, nel 2035 serviranno 43 anni e nove mesi per andare in pensione di anzianità. Il risparmio per lo Stato arriverà a 1,4 miliardi nel 2035.L'articolo Scontro in maggioranza sulle pensioni. Lega: “Emendamento per cancellare le norme”. E Meloni ammette l’errore sul riscatto della laurea proviene da Il Fatto Quotidiano.