I Moratti reinvestono i proventi di Saras e incassano un dividendo da 30 milioni: la holding in rosso nel 2025

Wait 5 sec.

Dopo essere passata all’incasso con Saras, la famiglia di Massimo Moratti ora guarda altrove. La cassaforte di famiglia, la Massimo Moratti Sapa (di cui i principali azionisti sono i figli dell’ex patron dell’Inter, Angelo Mario e Giovanni, ma le quote sono in usufrutto al padre Massimo), ha infatti chiuso il bilancio al 30 giugno 2025 in rosso, complici non solo gli investimenti e il dividendo, ma anche per una corposa quota versata come “erogazioni liberali”.Entrando nello specifico, come emerge dai documenti consultati da Calcio e Finanza, dopo il maxi utile da 280 milioni derivante dalla cessione della quota residua in Saras nel bilancio al 30 giugno 2024, nel corso dell’esercizio chiuso il 30 giugno 2025 la società ha reinvesto una buona parte dei proventi.In particolare, infatti, le immobilizzazioni e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono cresciute rispettivamente di circa 110 e 74 milioni di euro (passando da 82,5 a 194,5 milioni e da 66,5 a 140,9 milioni di euro), mentre la liquidità è passata da 336,5 a 97,6 milioni di euro proprio per “l’impiego della liquidità riveniente dalla cessione della partecipazione in Saras”, si legge nel bilancio. Tra le immobilizzazioni materiali, nel corso dell’esercizio la Massimo Moratti Sapa ha acquistato una abitazione a Barcellona per 2,3 milioni di euro oltre a oggetti d’arte per 345mila euro, con investimenti materiali che riguardano così principalmente:un fabbricato ad uso civile sito a Londra in 44 Sutherland Place, acquistato nel corso dell’esercizio 2013/2014 per 8.137.090 euro;un fabbricato ad uso civile sito a Barcellona calle Princesa 56, acquistato nel 2024/25 per 2.323.944 euro;la nuda proprietà degli immobili siti in Comune di Corteolona e Genzone, e più precisamente Terreni per 650.000 euro e Fabbricati per Euro 1.000.000, oltre a oneri sostenuti per imposta di registro ed accessori per complessivi 193.905 euro;una quota del 80% della nuda proprietà e una quota del 20% della proprietà dei beni immobili situati a cavaliere dei Comuni di Robbiate e di Imbersago per complessivi 9.258.208 euro;una quota del 80% della nuda proprietà e una quota del 20% della proprietà di beni mobili, arredi, oggetti d’arte e dipinti conservati presso gli immobili situati in Robbiate/ Imbersago per complessivi 5.978.000 euro;quadri e oggetti d’arte per 819.350 euro.Gli investimenti della famiglia MorattiPer quanto riguarda invece le immobilizzazioni finanziarie, nel corso del 2024/25 non sono mancati gli investimenti, con un totale pari a 165,8 milioni di euro che comprende:il valore delle partecipazioni in altre imprese per complessivi 33,8 milioni. Nell’esercizio 2024/25 sono state acquisite le partecipazioni in: Energy Dom S.p.a. (7,0 milioni), Rewind Turbine S.r.l. (1,0 milioni), Lombarda Acque (2,0 milioni), Nextalia Sgr S.p.a. (1,0 milioni), oltre azioni quotate alle Borse Valori per 18,1 milioni;oneri per la sottoscrizione di contratti assicurativi (Polizza Calie Life Excellente e Sogelife S.A.) per complessivi 28,3 milioni, invariati rispetto al precedente esercizio;il valore delle quote detenute in fondi di investimento pari a 82,4 milioni (in aumento rispetto ai 23,5 milioni investiti al 30 giugno 2024);il valore delle obbligazioni pari a 21,3 milioni.Infine, le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni (azioni, obbligazioni, titoli di stato e quote di fondi d’investimento) sono salite a quota 140,9 milioni di euro, rispetto ai 66,5 milioni al 30 giugno 2024. Corposi investimenti quindi che hanno inciso, come detto, a livello di liquidità, scesa da 336,5 a 97,6 milioni di euro.I conti della Massimo Moratti SAPAA livello di conto economico, invece, l’esercizio si è chiuso con una perdita di 14,8 milioni di euro (rispetto al maxi utile di 280 milioni al 30 giugno 2024) a causa dell’aumento dei costi (passati da 13,5 a 20,9 milioni di euro, tra i quali in particolare pagamenti pari a 17,2 milioni di euro come “erogazioni liberali”) e al calo delle entrate: nel 2024 aveva ricevuto 28,5 milioni come dividendi da Saras e incassato 264,5 milioni come plusvalenza dalla cessione della società petrolifera, mentre nel 2025 ha incassato 4,4 milioni come plusvalenze su titoli e 4,8 milioni come interessi attivi bancari. I proventi finanziari, così, sono passati da circa 295 a 11,5 milioni di euro.Una perdita coperta dalle ingenti riserve a patrimonio netto, che infatti è passato da 471,8 a 427,4 milioni di euro. Tuttavia, il calo non ha riguardato soltanto il rosso a bilancio, ma anche un dividendo da 29,5 milioni di euro per gli azionisti, la cui distribuzione è stata deliberata nell’assemblea andata in scena il 27 gennaio 2025.