GUIDONIA – Imu sulle cave, 35 euro al metro quadrato anche nelle aree dove non si estrae travertino

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Il valore venale delle aree a cava sarà di 35 euro al metro quadrato, siano esse interessate o meno dall’estrazione di travertino.Lo stabilisce la delibera numero 172 – CLICCA E LEGGI LA DELIBERA– approvata giovedì 11 dicembre dalla giunta comunale guidata dal sindaco di Guidonia Montecelio Mauro Lombardo.Con l’atto viene individuato il valore venale in comune commercio delle aree a utilizzazione estrattiva, in zone classificate a destinazione produttiva e/o agricola, diverse da quelle interessate dall’estrazione del travertino, così come determinato dal dirigente del Settore comunale dell’Urbanistica Paolo Caracciolo.In una nota – CLICCA E LEGGI LA NOTA – del 2 dicembre scorso, l’architetto Caracciolo ha ritenuto congruo adeguare il valore IMU delle aree fabbricabili a quello stabilito il 29 aprile 2024 dal Consiglio comunale di Guidonia Montecelio che, dopo 16 anni, aveva rideterminato i valori Imu-Ici delle zone classificate a destinazione estrattiva o produttiva e/o agricola, ma sempre con utilizzazione estrattiva, delle aree in zona D del Piano Regolatore Generale sottozona D3, stabilendo la quota dei 35 euro al metro quadrato (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).Nella delibera numero 172 l’amministrazione comunale sottolinea che per le aree fabbricabili, a differenza dei fabbricati, non esistono valori ufficiali predeterminati che costituiscono la base di riferimento per la quantificazione dell’imposta, ma solo criteri e indicazioni da tenere in considerazione nella individuazione del valore imponibile, il quale deve essere di volta in volta determinato in relazione alle specifiche caratteristiche dell’area. Nella stessa delibera viene evidenziato che la mancanza di valori di riferimento per la determinazione della base imponibile delle aree fabbricabili è in contrasto con le esigenze di semplificazione degli obblighi dei contribuenti, i quali in assenza di parametri forniti dal comune sarebbero costretti ad acquisire perizie di stima specifiche finalizzate ad individuare il valore venale del terreno.Inoltre la stessa mancanza di valori di riferimento “favorisce l’elusione della base imponibile, lasciando all’iniziativa del contribuente la individuazione del valore su cui corrispondere l’imposta, con conseguente perdita di gettito il cui recupero è affidato ad una attività di accertamento esposta ad elevato rischio di contenzioso”.Il valore venale di 35 euro è stato determinato dalla Società “Creta Srl – Centro di Ricerche per l’Economia, il Territorio e l’Ambiente” di Bologna alla quale il 21 marzo 2023 l’amministrazione comunale aveva affidato uno Studio tecnico e peritale afferente a valutazioni estimative per un importo di 37.820 euro.L’ultima determinazione del valore venale delle zone D3 risaliva a 17 anni fa, quando con la delibera 174/2008 l’allora giunta stabilì un valore di 7 euro e 82 centesimi al metro quadro: un valore sulla base del quale i cavatori – o almeno la maggior parte di essi – hanno versato l’imposta al Comune indipendentemente dagli importi richiesti nelle cartelle esattoriali notificate dalla “Tre Esse Italia”.Da parte sua, la concessionaria dei tributi ha sempre fatto i calcoli applicando il valore di 54,75 euro al metro stabiliti dal Consiglio comunale nel 2007.L'articolo GUIDONIA – Imu sulle cave, 35 euro al metro quadrato anche nelle aree dove non si estrae travertino proviene da Tiburno Tv.