Milano-Cortina, il report: a fine ottobre concluse solo 16 opere su 98. E il 57% sarà consegnato dopo i Giochi

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L’ultimo monitoraggio civico di Open Olympics, la rete che vigila sulle spese e gli appalti di Milano Cortina 2026, emette un verdetto molto negativo sulla fase di avvicinamento alla kermesse sportiva che sarà inaugurata tra meno di due mesi. Sul fronte infrastrutturale le opere per oltre quattro miliardi di euro sono in ritardo, i costi crescono continuamente, mentre i cronoprogrammi subiscono un progressivo slittamento man mano che ci si avvicina all’accensione del braciere, prevista per il 6 febbraio nello stadio di San Siro. Sul versante di Fondazione Milano Cortina 2026, il comitato organizzatore del grande evento, permane inoltre l’opacità sulla natura e quantità delle spese, che sono destinate a raggiungere i due miliardi di euro, con un generoso contributo di finanziamenti pubblici.Il documento è stato redatto da “Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie”, fondata da don Luigi Ciotti, ma ha alle spalle il lavoro delle principali associazioni ambientaliste italiane. Riguarda 98 opere indicate nel sito di Società infrastrutture Simico, con un investimento di tre miliardi e mezzo, di cui 31 (solo il 13%) dedicate a impianti sportivi per i Giochi e 67 (l’87%) destinate alla cosiddetta legacy, “soprattutto interventi stradali o ferroviari” (45 su 67), che vengono pagate con i soldi dei contribuenti. “Per ogni euro destinato alle opere indispensabili ai Giochi, se ne spendono 6,6 per opere di legacy. La spesa si concentra principalmente in due territori: Veneto e Lombardia sfiorano ciascuno 1,5 miliardi di euro” scrive Open Olympics.A fine ottobre risultavano concluse 16 opere, mentre 51 erano in esecuzione, 3 in gara e addirittura 28 ancora in progettazione. Solo 42 opere finiranno prima dell’evento, mentre il 57% sarà completato dopo i Giochi, con l’ultimo cantiere nel 2033. Inoltre, 16 interventi (inclusa la controversa pista da bob di Cortina) presentano una consegna solo parziale. L’analisi evidenzia come durante il 2025 la data di fine lavori sia stata posticipata per il 73% delle opere, “con slittamenti che in alcuni casi superano i tre anni”. Nei primi dieci mesi del 2025 il valore del Piano è cresciuto di ulteriori 157 milioni di euro.Molti dati non sono disponibili. Si va dall’entità dei subappalti, all’impatto ambientale delle singole opere, dal valore dei piani redatti dalle Regioni, come la Lombardia e il Veneto, all’effettiva copertura delle spese. È quella che gli analisti definiscono una “asimmetria informativa sistemica”: “Il portale Open Milano Cortina 2026 ha permesso di illuminare una parte rilevante, ma non esaustiva, della macchina olimpica. Per questo il nostro lavoro non finirà allo spegnersi delle luci dei Giochi, continueremo il monitoraggio fino alla chiusura dell’ultimo cantiere, per capire la sorte del 57% dei cantieri che resteranno aperti”.Open Olympics sintetizza in tre “domande civiche” i nodi problematici dell’imponente cantiere olimpico. La prima: “Quante opere esistono davvero e quanto costano?”. Le 98 opere ufficiali non esauriscono tutto il quadro di impegno pubblico, visto che “la sola Regione Lombardia pubblica sulla piattaforma “Oltre i Giochi 2026” un numero di 78 interventi per 5,1 miliardi, dove rientrano 44 opere (per un valore di 3,82 miliardi) che non sono presenti nel portale governativo”. Seconda domanda: “Quanto costa davvero realizzare i Giochi e garantire salute e sicurezza durante l’evento? Il budget dichiarato da Fondazione nel 2025 ammonta a 1,7 miliardi, ma il documento non è pubblico”. Il terzo quesito riguarda il ruolo e la trasparenza del Commissario straordinario per le Paralimpiadi nominato solo la scorsa estate dal governo Meloni. “Il Decreto Sport ha assegnato al Commissario 328 milioni da spendere da settembre a dicembre 2025. La stima iniziale del costo per le Paralimpiadi era di 71,5 milioni: si è verificato un aumento del 359%, ma i ruoli del Commissario sono enormi e dai contorni molto poco definiti”. Spenderà quei soldi in un arco di tempo limitato soprattutto per sanare i debiti di Fondazione, le cui spese sono passate da un miliardo e mezzo a due miliardi di euro.L'articolo Milano-Cortina, il report: a fine ottobre concluse solo 16 opere su 98. E il 57% sarà consegnato dopo i Giochi proviene da Il Fatto Quotidiano.