Il 2026 si apre con una rivoluzione nel panorama mediatico globale: dall’Intelligenza Artificiale che diventa agente autonomo nello sport e nell’intrattenimento, alla crescita dei servizi FAST per una pubblicità data-driven, fino alla contesa tra colossi per le proprietà intellettuali di Warner Bros. Discovery. Una panoramica completa sulle strategie di mercato, le innovazioni tecnologiche e le sfide competitive che definiranno il futuro della televisione e dello streaming in Italia e nel mondo.Il panorama mediatico globale sta attraversando una fase di trasformazione profonda, definita da alcuni esperti come un momento frizzante e denso di sfide strategiche. La convergenza tra rivoluzione tecnologica, guidata dall'Intelligenza Artificiale (AI), e una strenua battaglia per la proprietà intellettuale (IP), si unisce all'ascesa inarrestabile della distribuzione Free Ad-Supported Streaming TV (FAST), delineando uno scenario complesso e dinamico per il 2026. Questi temi, discussi di recente da un panel di professionisti del settore, evidenziano come la posta in gioco sia il futuro stesso della produzione, distribuzione e monetizzazione dei contenuti.Al cuore delle strategie di mercato si collocano le operazioni di M&A, capaci di ridefinire intere gerarchie. L'attenzione è focalizzata sull'acquisizione di Warner Bros. Discovery, una vicenda che vede confrontarsi colossi come Netflix e Paramount. L'offerta di Netflix, a cui il board di Warner Bros. Discovery aveva inizialmente dato il via libera, è stata seguita da una mossa aggressiva: un'offerta ostile lanciata da Paramount direttamente agli azionisti.Questa battaglia non è solo una questione di scala, ma di possesso strategico. Come sottolinea Andrea Secchi, stimato analista del settore, Netflix ha bisogno di una cosa fondamentale per il futuro e sono le proprietà intellettuali che Warner Bros ha in abbondanza. In un futuro prossimo, dove l'intelligenza artificiale sarà sempre più coinvolta nella produzione di contenuti, avere franchise noti e amati dal pubblico rappresenta la chiave per mantenere un vantaggio competitivo. Va considerato, inoltre, che Warner Bros. possiede HBO, un produttore di serie televisive di altissimo livello. Il braccio di ferro è economicante rischioso: in caso di rottura dell'accordo con Netflix, Warner Bros. sarebbe tenuta a pagare una penale miliardaria, quantificata in quasi 3 miliardi di euro. La scelta finale degli azionisti stabilirà se l'acquisizione sarà limitata agli Studios, a HBO e HBO Max (nel caso di Netflix) o se riguarderà l'intero pacchetto, inclusi i canali Discovery (in caso di vittoria di Paramount).Parallelamente a questa manovra internazionale, si osserva la continua espansione di Mediaset, che procede con la sua strategia MediaforEurope. Il gruppo ha consolidato la propria posizione con l'acquisizione di Prosben in Germania e ha intensificato la sua presenza in Spagna e Portogallo. Sul fronte nazionale, la recente acquisizione di Radio Norba è stata una mossa strategica fondamentale, rafforzando il paniere radiofonico del gruppo e, soprattutto, inglobando l'evento Battiti Live. Questo evento, che ha sfruttato in modo eccellente l'immagine e le suggestive piazze della Puglia, è probabilmente uno degli elementi che hanno spinto Mediaset a fare questo passo, completando il quadro delle radio possedute dal gruppo e aprendo la strada a possibili spin-off. Secchi evidenzia come questa strategia sia incentrata sulla forza dei contenuti locali e delle produzioni proprie, che restano fondamentali in un panorama mediatico in evoluzione.La tecnologia non si limita a ridisegnare gli accordi commerciali, ma sta trasformando radicalmente l'esperienza utente. Morgana Lalli, data scientist presso DeltaTre, ha evidenziato come l'Intelligenza Artificiale stia compiendo un salto di qualità cruciale, passando dal ruolo di assistente a quello di agente. Mentre gli assistenti si limitavano a rispondere a domande, gli agenti sono infrastrutture capaci di scegliere autonomamente cosa fare e poi eseguirlo, sfruttando i large language model. Questa evoluzione ha un impatto diretto sull'intrattenimento e, in particolare, sullo sport, un ambito in cui DeltaTre è fortemente coinvolta, collaborando con l'Olympics Channel Services (OCS) per la gestione dei dati e degli eventi. Per gli eventi futuri, come le Olimpiadi invernali di Milano Cortina, l'applicazione dell'AI mira soprattutto all'inclusione e alla personalizzazione. Se l'AI è realizzata con maestria, gli spettatori non si accorgeranno della sua presenza, percependo semplicemente un servizio estremamente naturale. Un esempio concreto è la possibilità di generare sottotitoli automatici e tradurli in tempo reale, garantendo la stessa qualità di servizio anche per lingue meno diffuse.L'AI è fondamentale anche per la fun experience, analizzando le enormi moli di dati sui consumi degli utenti per creare contenuti personalizzati, come dimostrato dall'analisi dietro il successo e la programmazione in blocchi di serie come Stranger Things. Tuttavia, Lalli avverte che ogni sistema intelligente dipende dalla qualità della materia prima: "I dati sono i re, perché senza un buon dato di qualità anche il sistema più intelligente non ha il materiale grezzo da cui partire".La trasformazione in atto è chiaramente visibile nella distribuzione, con la piattaforma FAST (Free Ad-Supported Streaming TV) che sta guadagnando una centralità crescente, trainata in larga parte dal potenziale pubblicitario. Cristina Sala di Samsung Ads evidenzia come il settore stia crescendo in qualità oltre che in quantità, offrendo agli advertiser un contesto sempre più appetibile. Il contenuto live si conferma un elemento di grandissimo potenziale, non solo sportivo (come la Bundesliga lanciata anche in UK), ma anche musicale, citando il successo di eventi come il concerto live dei Jonas Brothers. La vera potenza, tuttavia, risiede nella capacità di monetizzare in modo data-driven, sfruttando i dati di prima parte dei consumatori Samsung. Grazie alla tecnologia Automated Content Recognition (ACR), è possibile comprendere cosa stia guardando l'utente sul televisore e persino sul cellulare, permettendo l'erogazione di pubblicità mirate, ad esempio, inviando un annuncio sul dispositivo mobile durante una pausa pubblicitaria, strettamente inerente agli interessi rilevati.Questo modello di distribuzione è alla base della strategia di Persidera Media, la società costituita appositamente da Persidera per ampliare il proprio raggio d'azione oltre il digitale terrestre. Guido Fermetti ha descritto il percorso compiuto nell'ultimo semestre del 2025, che ha visto l'attivazione di un numero consistente di canali su diverse piattaforme attive in Italia. La multipiattaforma è la parola d'ordine: dopo il debutto su Samsung, Persidera Media si è espansa rapidamente su TCL, Titan, Plex, Rakuten, e in procinto di attivarsi anche su Amazon Prime, che ha recentemente aperto una sezione dedicata ai canali in diretta gratuiti. Tra le nuove offerte lineari lanciate figurano Motoretrò, Golf Television, Gambero Rosso, e canali tematici come Sole 24 Ore TV e Automoto. Questa strategia di distribuzione diversificata rappresenta una base di partenza importante per il 2026, pur mantenendo attivi i servizi tradizionali.Il risultato di questi cambiamenti è un panorama televisivo in Italia che si presenta estremamente ricco, con una moltiplicazione dell'offerta che abbraccia digitale terrestre, piattaforme satellitari, FAST e servizi in streaming. Andrea Secchi riconosce che l'evoluzione dei broadcaster in "streamcaster" non rappresenta una marcia indietro, ma un'evoluzione necessaria, dove la dimensione tradizionale si affianca a quella digitale, mantenendo i contenuti - in particolare quelli locali - come forza motrice.Tuttavia, in questa abbondanza, la sfida principale rimane attrarre l'attenzione dei telespettatori, una lotta che si fa ogni giorno più complessa. Mentre il settore si confronta con la sovranità del dato - un tema che sarà cruciale nel prossimo futuro - l'attenzione deve rimanere focalizzata sulla capacità di presentare un'offerta di valore. Come si osserva nel campo turistico, citando il confronto tra la strategia di sviluppo di Maiorca e il potenziale non completamente sfruttato della Sardegna, il successo nel mercato dei media, come in altri settori, dipende da una chiara visione strategica e dalla piena valorizzazione degli asset territoriali e di contenuto. In un panorama che vede i giganti lottare per le IP e l'AI creare esperienze iper-personalizzate, la capacità di bilanciare innovazione tecnologica e contenuti di alta qualità sarà la vera discriminante per il successo nel 2026. Articolo di Simone Rossiper "Digital-News.it"(twitter: @simone__rossi)L'articolo Media nel 2026 - AI diventa Agente, la Guerra per le IP infiamma e il FAST ridefinirà la Pubblicità proviene da Digital-News.