Dom, 14 Dic 2025L’intenzione sarebbe quella di rilanciare e di tentare Exor, con una proposta che superi chiaramente quella precedente, ritenuta troppo bassa. DiRedazioneCondividi l'articolo(Foto: Francesco Scaccianoce/Getty Images)L’offensiva di Tether per la Juventus si è conclusa con un nulla di fatto, almeno per il momento. Exor – la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla il club bianconero – ha respinto l’offerta presentata dal colosso delle stablecoin, che valutava la Juventus circa 1,1 miliardi di euro (cifra alla quale aggiungere i debiti della società). All’ufficialità del “no” alla proposta hanno fatto seguito le parole di John Elkann, amministratore delegato di Exor, che ha parlato così del club bianconero: «La Juve fa parte di una famiglia molto più grande, la famiglia bianconera, fatta di milioni di tifosi che amano la Juve come si amano le persone care». «Proprio pensando a questa passione, a questa storia d’amore che ci unisce da oltre un secolo, come famiglia continuiamo a sostenere la squadra e a guardare al futuro, per costruire una Juve vincente. La Juventus, la nostra storia, i nostri valori non sono in vendita», ha concluso il numero uno della holding di famiglia. Tuttavia, secondo quanto riportato da Tuttosport, Tether – di cui Paolo Ardoino è il CEO e volto più esposto – non avrebbe intenzione di arrendersi e di accontentarsi della prima risposta. L’intenzione sarebbe quella di rilanciare e di tentare in questo modo Exor, con una proposta che superi chiaramente quella precedente, ritenuta troppo bassa. Da Tether non sono arrivate reazioni ufficiali al “no” di Exor. Secondo il quotidiano, una risposta negativa era stata messa in preventivo e ora potrebbe arrivare una nuova offerta a cifre superiori. Resta da capire se, con una cifra adeguata, la posizione della holding possa cambiare o se la chiusura netta rimarrà tale. Developed by 3x1010