«L’ucrainizzazione dell’Italia va avanti», l’attacco dell’ambasciata russa dopo la protesta al convegno di Napoli. L’ira degli attivisti pro-Kiev

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L’ambasciata russa in Italia ha denunciato su Facebook quella che definisce una «ucrainizzazione della politica italiana», accusando le autorità italiane «di tacito consenso e complicità». Il commento arriva dopo quanto accaduto il 22 dicembre a un «convegno filorusso» organizzato dall’Anpi presso l’università Federico II di Napoli, contestato da studenti e attivisti pro-Ucraina. «L’episodio di Napoli», scrive l’ambasciata, «ha evidenziato in modo chiaro questo fenomeno di ucrainizzazione, che non è un caso isolato. E gli auguri di morte inclusi nel messaggio natalizio del presidente della giunta criminale e corrotta di Kiev sono un monito eloquente su ciò a cui può portare l’ucrainizzazione». Infine, la sede diplomatica esprime solidarietà ai cittadini italiani vittime dei «nazisti ucraini» e ai politici italiani che, secondo loro, li supportano.La replica degli attivisti pro-Kiev: «Intervenga il governo»Tempestica la replica degli attivisti pro-Ucraina: «Oggi l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia – attraverso i propri canali social ufficiali – ha parlato di una presunta “ucrainizzazione dell’Italia”, utilizzando un’espressione polemica e strumentale che rovescia deliberatamente la realtà dei fatti. Il riferimento è a un convegno svoltosi a Napoli, presso l’Università Federico II, dichiaratamente filorusso e organizzato dall’Anpi, con la partecipazione del professor Angelo D’Orsi e di Alessandro Di Battista. È un dato storico e politico incontestabile che sia stata la Federazione Russa a invadere militarmente l’Ucraina, violandone la sovranità nazionale e dando avvio a un conflitto che ha provocato migliaia di vittime civili, distruzioni diffuse e una grave crisi umanitaria tuttora in corso». Lo dichiarano gli attivisti pro-Ucraina di Ora!, Azione, Più Europa, Radicali Italiani e Liberi Oltre Le Illusioni Aps, che erano presenti al convegno e, spiega una nota, «chiamano direttamente in causa il governo italiano», rivolgendo «un appello al ministro della Difesa Guido Crosetto e al ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani affinché assumano una posizione pubblica, chiara e inequivocabile». Foto copertina: FACEBOOK/AMBASCIATA RUSSA IN ITALIAL'articolo «L’ucrainizzazione dell’Italia va avanti», l’attacco dell’ambasciata russa dopo la protesta al convegno di Napoli. L’ira degli attivisti pro-Kiev proviene da Open.