“Quando era già tutto a posto sono andato in America a rompere il braccio e rimetterlo diritto”: Marquez racconta la sua rinascita

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Tornare campione del mondo a 32 anni, sei dopo l’ultima volta, avendo nel mezzo affrontato quattro operazioni e un “buco profondo e nero”. Il 2025 è stato l’anno in cui Marc Marquez si è ripreso la MotoGp, dominando il campionato in sella alla Ducati. “La sfida più difficile della mia carriera sportiva, cioè uscire da quel buco profondo e nero, l’ho superata, e l’ho fatto con un team incredibile: la Ducati Factory”, racconta Marquez in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.L’inizio dell’incubo ha una data precisa: 19 luglio 2020, Gp di Jerez. Una caduta terribile e una frattura all’omero destro da cui lo spagnolo non riuscirà mai a riprendersi definitivamente. Marquez però è riuscito a tornare a vincere, grazie a due scelte ben precise. La prima è stata ovviamente quella di lasciare la Honda. Il primo momento chiave della rinascita, spiega lui stesso, “è stato il GP del Giappone 2023: la settimana successiva ho preso la decisione di lasciare il team che mi aveva dato tutto, la Honda, per andare al team Gresini. Nadia Padovani mi aveva aspettato fino a quel punto, quando mancavano quattro GP alla fine: di solito un team non aspetta così. Quello è stato il punto numero uno, sportivamente parlando“.Il secondo momento di svolta è meno scontato. Ed è temporalmente precedente: ovvero la scelta, annunciata durante il Gp del Mugello 2022, di sottoporsi a una quarta operazione chirurgica. Marquez racconta: “Quando era già tutto a posto sono andato in America a rompere il braccio e rimetterlo diritto. Quella è stata una decisione difficile, perché per fare una vita normale poteva andare bene, era un braccio che permetteva di fare le cose di ogni giorno, ma per guidare una moto no. Così ho preso quel rischio“.Il ricordo torna alle parole di Marquez di tre anni e mezzo fa: “Avrei fatto di tutto per evitare l’operazione, ma è l’unico modo per avere un pieno recupero”. Il tempo gli ha dato ragione. Marquez è di nuovo campione del mondo, anche se il paradosso è che chiuderà il 2025 pensando a un’altra riabilitazione, dopo l’infortunio alla spalla: “Sono già dodici settimane, quasi tre mesi: posso iniziare ad andare in moto, i dottori hanno dato l’ok e così ho ricominciato con cautela. Muscolarmente mi sono già ripreso abbastanza, la spalla ancora non lavora in modo perfetto, ma abbiamo un mese e mezzo fino ai test in Malesia di febbraio”. Marquez non si vuole fermare: “Ora stiamo lavorando di nuovo per lottare per il titolo iridato 2026“.L'articolo “Quando era già tutto a posto sono andato in America a rompere il braccio e rimetterlo diritto”: Marquez racconta la sua rinascita proviene da Il Fatto Quotidiano.