Cosa hanno deciso Trump e Zelensky a Mar-a-Lago sul piano di pace tra Russia e Ucraina

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Vicini, anzi «molto vicini» a un accordo. L’ottimismo di Donald Trump alla fine dell’incontro con Volodymyr Zelensky a Mar-a-Lago sui negoziati di pace tra Russia e Ucraina per ora non è basato su progressi concreti. Nel senso che non si sa su cosa abbiano concordato Kiev e Washigton e men che meno si sa cosa ne pensi Mosca. «Non voglio dire quando, ma penso che arriveremo alla pace», ha sostenuto Trump, il quale si è anche detto pronto a parlare al Parlamento ucraino. Evidentemente perché la questione del Donbass ha necessità difficili da accettare. Intanto a gennaio i Volenterosi si riuniranno per gli aiuti all’Ucraina. E per il cessate-il-fuoco, dice Trump, bisogna ancora rimuovere qualche ostacolo.La pace tra Russia e UcrainaZelensky ha parlato di «importanti progressi», tra cui «l’approvazione» del 90% del piano di pace americano in 20 punti. E di alcune «garanzie di sicurezza» per l’Ucraina, oltre a «un piano di prosperità in fase di finalizzazione». Il nuovo documento abbandona anche due richieste chiave del Cremlino: il ritiro delle truppe ucraine dalla regione di Donetsk nel Donbass e un impegno giuridicamente vincolante da parte dell’Ucraina a non aderire alla Nato. Poche ore prima dell’incontro, il presidente americano ha avuto una conversazione telefonica con Vladimir Putin, che ha definito «molto produttiva». Ma mentre l’Ucraina e i leader europei continuano ad accusarlo di essere responsabile della continuazione della guerra da lui stesso iniziata, Trump ha considerato il leader del Cremlino altrettanto serio quanto Zelensky nel suo desiderio di porre fine al conflitto.Il CremlinoIl Cremlino, da parte sua, ha ribadito il suo appello all’Ucraina affinché prenda la coraggiosa decisione di ritirarsi dalla parte orientale della regione di Donetsk, che ancora controlla, per porre fine alla guerra. Una condizione fondamentale affinché la Russia cessi le ostilità. A seguito dei colloqui, Zelensky e Trump hanno parlato telefonicamente con diversi leader europei, che il giorno precedente avevano espresso il loro profondo sostegno a Kiev. Aumentando la pressione sul terreno, la Russia ha bombardato Kiev e la regione circostante sabato. Lasciando più di un milione di case senza elettricità per ore, e ha poi annunciato la cattura di altre due città nell’Ucraina orientale. «L’Europa e l’Unione Europea sono diventate il principale ostacolo alla pace», secondo il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Il presidente americano, che non nasconde più la sua irritazione per il protrarsi dei negoziati. «È estremamente frustrato da entrambe le parti», ha dichiarato la sua portavoce Karolina Leavitt l’11 dicembre.Le garanzie di sicurezzaOltre al destino del Donbass, la regione orientale ucraina rivendicata da Mosca, e a quello della centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai soldati russi nel sud, i due leader hanno discusso le garanzie di sicurezza che i paesi occidentali potrebbero fornire nell’ambito di un potenziale accordo di pace. «Ci saranno garanzie di sicurezza. Saranno forti. E i paesi europei sono molto coinvolti», ha affermato domenica il presidente americano sui gradini di Mar-a-Lago. I negoziatori statunitensi hanno anche proposto il controllo condiviso sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Le riparazioni delle linee elettriche sono iniziate dopo un altro cessate il fuoco locale mediato dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ha dichiarato domenica l’agenzia.ZaporizhzhiaI negoziatori, ha detto Trump, hanno fatto progressi nel decidere il destino della centrale, che può «avviarsi quasi immediatamente». Il presidente degli Stati Uniti ha affermato che «è un grande passo» il fatto che la Russia non abbia bombardato l’impianto. La Russia controlla tutta la Crimea, che ha annesso nel 2014, e dall’invasione dell’Ucraina, avvenuta quasi quattro anni fa, ha preso il controllo di circa il 12% del suo territorio, tra cui circa il 90% del Donbass, il 75% delle regioni di Zaporizhia e Cherson e frammenti delle regioni di Kharkiv, Sumy, Mykolaiv e Dnipropetrovsk, secondo stime russe. Il giorno prima dell’arrivo di Zelenskiy in Florida per incontrare Trump, le forze russe hanno attaccato Kiev e altre parti dell’Ucraina con centinaia di missili e droni, interrompendo l’energia elettrica e il riscaldamento in diverse zone.L'articolo Cosa hanno deciso Trump e Zelensky a Mar-a-Lago sul piano di pace tra Russia e Ucraina proviene da Open.