“Sapete quanto consuma la vostra IA? È molto peggio che lasciare l’acqua aperta” ▷ Mario Tozzi

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C’è un dettaglio silenzioso dietro la magia dell’intelligenza artificiale che tutti abbiamo in tasca: mentre chiediamo a ChatGPT di scrivere un testo o a Midjourney di creare un’immagine sublime, da qualche parte nel mondo un data center ruggisce. Migliaia di server si scaldano come turbine, succhiando elettricità e acqua per restare freddi, instancabili, con la stessa fame energetica di una piccola città. È la nuova industrializzazione invisibile, dove l’acciaio e il carbone sono stati sostituiti da transistor e algoritmi.“Sapete quanto consuma la vostra IA? È molto peggio che lasciare l’acqua aperta” ▷ Mario Tozzi – radioradio.itL’intelligenza artificiale illumina il nostro mondo quotidiano, ma dietro ogni prompt magico si nasconde un ruggito di server che divorano energia come una piccola nazione intera. Mentre digitiamo una domanda, migliaia di data center pompano elettricità e acqua per tenere al fresco i loro cuori surriscaldati, rivelando il paradosso di una tecnologia “intelligente” che prosciuga le risorse del pianeta.L’Agenzia Internazionale dell’Energia prevede che i consumi elettrici dei data center, spinti dall’AI, raddoppieranno entro il 2026, superando i 1.000 TWh annui – l’equivalente del fabbisogno elettrico del Giappone. Un singolo addestramento di GPT-4 ha emesso tra 12.000 e 15.000 tonnellate di CO₂, migliaia di volte di più rispetto a modelli precedenti. E non finisce qui: ogni query all’AI, come quelle a ChatGPT, assorbe circa 0,3 Wh, che moltiplicato per miliardi di interazioni diventa un peso enorme sulla rete globale.I data center non solo mangiano elettricità, ma bevono acqua per il raffreddamento. Lo studio della University of California Riverside calcola che addestrare GPT-3 abbia richiesto circa 700.000 litri d’acqua direttamente nei data center Microsoft, con stime totali che salgono a milioni includendo effetti indiretti. In un mondo con crisi idriche crescenti, questa “sete digitale” amplifica il problema, specialmente con l’espansione AI prevista.Il greenwashing delle big techGiganti come Google e Microsoft proclamano neutralità carbonica, ma le loro emissioni salgono per l’AI: Google ha visto un +48% di CO₂ dal 2019, nonostante compensazioni. Investono in rinnovabili, ma la domanda cresce più veloce dell’efficienza, creando una corsa insostenibile.L’impatto fisico dell’AI – miniere per chip, centrali per potenza, fiumi per raffreddamento – ci sfida a ripensarla. Non basta potenza computazionale: serve un approccio etico che priorizzi efficienza e consumi consapevoli, rendendo l’intelligenza artificiale davvero amica del nostro pianeta.A Un Giorno Speciale abbiamo chiesto informazioni a Mario Tozzi, geologo e divulgatore: nel video l’intervento.The post “Sapete quanto consuma la vostra IA? È molto peggio che lasciare l’acqua aperta” ▷ Mario Tozzi appeared first on Radio Radio.