di Guido Keller –“Zelensky non ha nessun asso nella manica”. L’affermazione di Donald Trump in vista dell’imminente incontro con il presidente ucraino assume maggiore concretezza alla luce dell’annuncio di poche ore fa di Nabu e Sap, rispettivamente l’Autorità anti-corruzione e la Procura anti-corruzione di Kiev, che di recente hanno smascherato tangenti per 100 milioni di dollari, un affaire clamoroso a guerra aperta e con un continuo afflusso di soldi europei che è costato il posto a 4 ministri e a un viceministro.Prima che scoppiasse il patatrac, Zelensky aveva tentato di porre Nabu e Sap sotto il controllo del governo, cioè di se stesso, salvo poi dover fare marcia indietro su pressioni della piazza e dell’Ue, e così l’indipendenza dei due organi anti-corruzione ha permesso di continuare a indagare sui politici che si intascano le mazzette, mentre i giovani muoiono al fronte.Oggi Nabu e Sap hanno annunciato la conclusione di indagini “sotto copertura” che hanno portato alla luce “un gruppo criminale organizzato che includeva alcuni attuali membri del Parlamento”, ma è stato anche reso noto che, in occasione delle azioni investigative, “i dipendenti del Dipartimento di Sicurezza dello Stato hanno opposto resistenza agli agenti della Nabu”.Secondo gli inquirenti alcuni parlamentari in carica avrebbero ricevuto mazzette in cambio del voto in Parlamento, senza tuttavia svelare i nomi delle persone coinvolte.