Prorogate le misure anti-Covid fino alla fine del 2026 a San Pietroburgo

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Il governatore di San Pietroburgo, Aleksandr Beglov, ha firmato un provvedimento che estende fino al 31 dicembre 2026 la validità delle misure anti-coronavirus introdotte nel marzo 2020. Il decreto modifica il noto provvedimento n. 121 del governo locale, approvato all’inizio della pandemia. Secondo l’agenzia statale russa TASS, la proroga riguarda misure ormai ridotte al minimo, con una semplice raccomandazione all’uso delle mascherine, senza limitazioni sulla circolazione e strutture sanitarie operative in regime ordinario. Tuttavia, rimane l’obbligo di autorizzazione per tutti gli eventi pubblici con oltre 300 partecipanti.Come riportato da Sota News, media indipendente russo, la proroga sul divieto di raduni e manifestazioni pubbliche a San Pietroburgo fino alla fine del 2026 rimane una delle poche misure di lockdown rimaste in città, impedendo di fatto le attività di protesta organizzate in città per oltre sei anni.Con la proroga, di fatto, tutte le manifestazioni devono essere approvate da diversi organi: il comitato per la politica industriale, l’innovazione e il commercio, il comitato per la cultura, quello per lo sport e il tempo libero, oltre a Rospotrebnadzor, l’agenzia sanitaria federale. Senza questi via libera, gli eventi non possono svolgersi, anche dopo una prima approvazione.Secondo il media online di San Pietroburgo Fontanka.ru, il decreto n. 121 è stato usato in passato per bloccare eventi come il festival “Nekrokomikcon”, che aveva ottenuto tutte le approvazioni necessarie, salvo poi ricevere durante lo svolgimento una notifica di revoca del permesso. L’amministrazione del distretto di Krasnogvardejskij aveva giustificato la decisione con presunti rischi legati alla diffusione di “simboli distruttivi”, una finalità ben diversa da quella sanitaria.L'articolo Prorogate le misure anti-Covid fino alla fine del 2026 a San Pietroburgo proviene da Open.