Domenico Merlino, il docente di ruolo 19enne che insegna ai suoi (quasi) coetanei: «A loro spiego che sono lì per aiutarli»

Wait 5 sec.

È difficile trovare in Italia un docente di ruolo più giovane di Domenico Merlino, 19enne di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, che da ottobre 2025 è entrato a pieno servizio in una scuola nel Vicentino. La cattedra, all’Istituto tecnico economico e tecnologico Pasini di Schio, l’ha guadagnata al termine di un concorso per classe di concorso B016, dedicata ai lavoratori di scienze e tecnologie informatiche. E dopo un trasferimento in fretta e furia, si sta acclimatando alle temperature e all’ambiente del Nord Italia.Il trasferimento «in 5 giorni» e il nuovo ambiente«Mi sono diplomato a luglio del 2025 e a settembre ho sentito la mancanza della scuola, delle aule e delle lezioni e mi sono detto che mi sarebbe piaciuto tornare in qualche modo». È da questa sensazione di vuoto che Domenico Merlino ha deciso di intraprendere la strada dell’insegnamento. Gli è bastato il suo diploma tecnico-professionale, idoneo al concorso: «Quando ho avuto notizia dell’esito, ero molto contento ma anche preoccupato. Avevo solo cinque giorni per prendere servizio. Ho fatto le valige in fretta e, dopo quasi 14 ore di viaggio in auto, sono arrivato a Schio». In Sicilia ha lasciato tutto, o quasi: «La famiglia, gli amici e la moto». Ma anche il sole caldo. A Vicenza ha però ritrovato quei ragazzi, quasi coetanei, che gli hanno confermato la bontà della sua decisione.Il rapporto con gli alunni«Ho apprezzato la tranquillità e la semplicità di Schio», ha spiegato al Corriere della Sera. «Nei fine settimana ho comunque avuto modo di visitare Vicenza, Verona, Padova e di andare a camminare sull’altopiano di Asiago. Per fortuna ho trovato subito casa e un clima accogliente a scuola anche grazie al corpo docente e a tutto il personale». Ma è proprio nel rapporto con gli studenti che Domenico Merlino trova la soddisfazione più grande: «Mi aiuta il modo in cui mi pongo perché gli spiego che sono lì per aiutarli. Cerco di far capire che, pur essendo giovane anch’io, sono comunque un docente con delle responsabilità nei loro confronti». Una postura che è riuscito ad assumere anche grazie al suo percorso di studi, che continua tuttora in ingegneria informatica ed economia. ‘Insegnamento, tra intelligenza artificiale e rimproveri I punti fondamentali per il 19enne sono due. Da una parte, spingere gli alunni a pensare di testa loro: «Una studentessa ha risolto un esercizio con un procedimento diverso dal metodo ordinario però la soluzione era esatta e l’ho premiata. Il compito di noi professori è quello di agevolare quest’approccio curioso a tutte le materie». E in questo senso è fondamentale insegnare loro a usare l’intelligenza artificiale in modo consapevole, senza «perdere spirito critico e capacità di mettere in discussione le risposte che ci dà». Dall’altra, reduce dalla sua recente esperienza scolastica, riconosce che parte importante dell’apprendimento è il rimprovero: «Non li apprezzavo molto, adesso ho capito che possono valere molto».  L'articolo Domenico Merlino, il docente di ruolo 19enne che insegna ai suoi (quasi) coetanei: «A loro spiego che sono lì per aiutarli» proviene da Open.