Sono cinque i medici indagati per la morte della 15enne Sara Di Vita e della madre 50enne Antonella Di Ielsi, decedute a seguito di un’intossicazione alimentare nella loro casa di Pietracatella, in provincia di Campobasso. I cinque iscritti nel registro delle notizie di reato – tra medici e personale sanitario – fanno parte dell’equipe dell’ospedale Cardarelli di Campobasso dove le donne erano state condotte. L’ipotesi di reato, secondo quanto apprende Ansa, sarebbero di omicidio colposo e lesioni colpose.Le dimissioni dall’ospedale (per due volte) e il sequestroNella giornata di ieri, gli investigatori hanno effettuato un ampio sequestro degli alimenti che le due donne avrebbero consumato nei pasti per festeggiare il Natale: barattoli, conserve, prodotti commestibili ma anche scarti di alimenti (come gusci di vongole) sono stati recuperati e portati in laboratorio. Lì saranno analizzati. Sotto la lente d’ingrandimento della procura, però, ci sono soprattutto i fatti avvenuti a Cardarellli. Le donne – recatesi in pronto soccorso nei giorni precedenti al loro tragico decesso con forti dolori addominali, nausea e vomito persistente – per due volte erano state dimesse il 25 e il 26 dicembre. Le condizioni del maritoMentre le indagini stringono il cerchio su quanto potrebbe essere avvenuto all’ospedale, il marito di Antonella Di Ielsi si trova tuttora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Spallanzani di Roma. Anche lui, unico insieme a moglie e figlia tra i commensali delle cene in cui si sospetta l’ingestione di cibi intossicati, ha accusato forti sintomi. L’uomo sarebbe vigile e in condizioni stabili e «ben controllate».L'articolo Madre e figlia morte per intossicazione dopo i pranzo di Natale, indagati cinque medici: «Dimesse due volte prima del decesso» proviene da Open.