Dopo giorni di silenzio e mentre il dibattito sul cosiddetto “sistema Signorini” continuava ad allargarsi, Endemol Shine Italy è intervenuta ufficialmente con un comunicato destinato a segnare un passaggio chiave nella vicenda. La società, produttrice del Grande Fratello, ha dichiarato di prendere atto “con grande serietà e attenzione” degli elementi emersi sui media in relazione ad alcune passate edizioni del programma, annunciando l’avvio di verifiche interne sul rispetto del codice etico e delle procedure di selezione dei concorrenti.Nel testo, Endemol specifica di riservarsi “ogni iniziativa” nei confronti di chiunque abbia eventualmente arrecato danno alla reputazione del format e al buon nome dei professionisti che negli anni ne hanno determinato il successo, sottolineando al tempo stesso la volontà di non commentare ulteriormente le dichiarazioni dei soggetti coinvolti, nel rispetto delle autorità impegnate nelle verifiche.Un comunicato misurato, istituzionale, che però – secondo Gabriele Parpiglia – dice molto più per ciò che non afferma che per ciò che mette nero su bianco.Caso Signorini, Endemol Shine Italy rompe il silenzio: avviate verifiche interne sul Grande FratelloCaso Signorini Parpiglia contro Endemol: “Un linguaggio difensivo che prende le distanze”All’indomani della nota Endemol, Parpiglia è intervenuto con una presa di posizione netta. Per il giornalista, il comunicato va letto nel suo sottotesto: “Se qualcuno ha sbagliato, non saremo noi a pagare l’onda d’urto pubblica”. Una scelta che, di fatto, scarica la responsabilità e prende le distanze da Alfonso Signorini senza interrogarsi sul contesto che ha reso possibile quel sistema.Il linguaggio utilizzato viene definito difensivo, formale e burocratico, più orientato a rassicurare l’opinione pubblica e proteggere il brand che a fare davvero chiarezza. Le verifiche interne annunciate, secondo Parpiglia, non nascono da un’assunzione di responsabilità, ma dalla necessità di arginare il danno reputazionale.Foto: Rumors.itIl nodo delle “info riservate” e le dichiarazioni a Rumors.itIl punto più critico riguarda la tempistica. Parpiglia sostiene che il sistema fosse noto da tempo e che già a settembre Endemol avrebbe ricevuto informazioni riservate. Un elemento che rende il comunicato, a suo avviso, tardivo e incompleto.“Altro che clamoroso”: Parpiglia racconta dall’interno a Rumors.it il caso Signorini esploso dopo CoronaUn concetto già espresso chiaramente nell’intervista rilasciata a Rumors.it, dove Parpiglia aveva spiegato come ciò che oggi viene raccontato come scandalo fosse, per chi lavorava dentro, una normalità strutturata. “Altro che clamoroso”, aveva detto, descrivendo un modello di lavoro fortemente alfonsocentrico, verticale, in cui tutto passava da una sola figura e dove il silenzio era spesso il prezzo da pagare per restare nel sistema.Foto: Ufficio stampa MediasetUna crisi che va oltre SignoriniPur prendendo le distanze dai toni violenti e spettacolarizzati con cui la vicenda è stata portata alla ribalta, Parpiglia individua nel comunicato Endemol un secondo errore, forse più grave: quello di affrontare una crisi sistemica con strumenti di pura autodifesa.Il risultato, secondo il giornalista, è evidente: il caso non si chiude, ma si allarga. E non riguarda più soltanto Alfonso Signorini, bensì un sistema che molti conoscevano e che oggi, finalmente, non può più essere liquidato come una semplice deviazione individuale.Il caso Signorini: quando il gossip smette di far ridere e il sistema si scopre fragile| Da Rumors.it