“La candidatura di Sangiuliano mette in gioco la credibilità della Rai, da lui usata come un tram che lo porta dove gli pare”: così Usigrai

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Gennaro Sangiuliano, l’ex ministro della Cultura tornato in Rai come corrispondente da Parigi, ha annunciato la sua candidatura come capolista di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali in Campania: “Vorrei riprendere un discorso con i miei concittadini. Sono napoletano, nato nel centro storico, quartiere San Lorenzo. Qui ho fatto tutte le scuole, l’università e il dottorato in Diritto”. Una conferma arrivata dopo la pioggia di indiscrezioni e qualche smentita nei giorni scorsi, l’idea, spiega Sangiuliano, “ha iniziato a prendere forma la scorsa primavera”: “Ne ho parlato con persone a me particolarmente amiche, Giovanni Donzelli, Ignazio La Russa e Arianna Meloni. E ne ho discusso anche con il candidato governatore del centrodestra, Edmondo Cirielli, che stimo molto“.“Dopo aver giocato per settimane a nascondino su una possibile candidatura alle prossime elezioni regionali in Campania, Gennaro Sangiuliano ha annunciato sui giornali il suo ritorno in politica. In gioco però non c’era la legittima scelta di candidarsi, ma, ancora una volta, la credibilità della Rai, usata da Sangiuliano come un tram che lo porti dove gli pare“, protesta l’esecutivo Usigrai.“Apprendiamo dalla sua intervista rilasciata al Corriere della Sera che il corrispondente della Rai, già ministro del governo in carica, si ‘divertiva’ a fare la rassegna stampa francese alla Premier, e che l’idea di candidarsi sia partita la primavera scorsa, proprio quando la Rai, in tutta fretta, ha deciso di affidargli la guida della sede di Parigi. Ci chiediamo se i vertici Rai fossero a conoscenza dei progetti politici di Sangiuliano quando hanno deciso il suo nuovo incarico, concedendogli quindi una importante vetrina personale”, continua il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico. “Avevamo ragione, quando prima della nomina a corrispondente chiedemmo alla Rai scelte più prudenti per Sangiuliano, che ora, arrivato a destinazione, scende dal tram Rai. Nel frattempo, la credibilità del servizio pubblico è arrivata al capolinea“, conclude Usigrai.Parole attese dall’ex ministro Sangiuliano che al Corriere, ipotizzando una reazione al suo annuncio da parte di Usigrai e dai partiti di opposizione, aveva replicato: “Sono pronto a difendermi? Mi sono già difeso citando l’articolo 51 della Costituzione: la partecipazione alla vita politica è un diritto democratico. In Rai ci sono stati molti colleghi che hanno fatto politica: Badaloni, Marrazzo, Giulietti, Ravaglioli, genero di Andreotti… Tutte persone di valore. Forse perché sono di destra non dovrei avere questo diritto? Ma non voglio fare polemica: ci sono le leggi, e si applicano”.L'articolo “La candidatura di Sangiuliano mette in gioco la credibilità della Rai, da lui usata come un tram che lo porta dove gli pare”: così Usigrai proviene da Il Fatto Quotidiano.