“Nessuno vuole più essere triturato. Qui (in questo caso, ndr) c’è una cappa di triturazione che non finisce più. Lo hanno capito tutti”. Parte da queste parole il nuovo servizio de Le Iene sul caso Garlasco che è andato in onda domenica 19 ottobre su Italia1. A riferirle sarebbe stato un cittadino del comune pavese, ascoltato dall’inviato Alessandro de Giuseppe, che avrebbe finito per collocare una “certa persona” in Via Pascoli, ovvero nei pressi della villetta in cui Chiara Poggi fu uccisa il 13 agosto 2007, all’orario in cui sarebbe avvenuta la morte della giovane ragazza.Ed è proprio unendo le presunte testimonianze date dagli abitanti di Garlasco che il programma sarebbe risalito a Maria Rosa Poggi, zia di Chiara e madre delle gemelle Cappa: “Le dichiarazioni concordano nel collocare una determinata persona in un determinato posto a una certa ora – afferma De Giuseppe -. Quando diverse persone che non si conoscono tra loro finiscono per dare una stessa indicazione, be’, almeno vale la pena pensarci”. La prima testimonianza è di un uomo, rimasto anonimo, che ha riferito le parole della conoscente di una sua amica: “C’è una signora che mi ha raccontato che la sua amica stava andando in Via Pascoli. E vede una macchina che sembra che le stia venendo addosso. Salta sul marciapiede e vede la moglie di Ermanno Cappa, il giorno dell’omicidio, intorno alle 9.30. Si gira e vede che con la macchina prende il marciapiede. Mi ha raccontato questa cosa qui”. Lo stesso De Giuseppe specifica che, almeno inizialmente, questa versione sarebbe stata bollata anche dal programma come una mera diceria di paese. Ma quelle parole hanno comunque attirato l’attenzione de Le Iene, in particolare, per una presunta coincidenza con la versione fornita da Marco Muschitta, il testimone che all’epoca dei fatti aveva affermato di aver visto “una ragazza con un caschetto biondo” che pedalava a zig zag su una bicicletta mentre impugnava un arnese seminascosto dal cestino anteriore, indicando poi la ragazza come “la cugna bionda di Chiara Poggi”. Una ricostruzione che lo stesso Muschitta – è bene specificarlo – ha poi ritrattato pochi minuti dopo, sostenendo di essersi inventato quanto dichiarato. In quella testimonianza poi ritrattata però, secondo le Iene, Muschitta avrebbe riferito di aver visto anche una macchina “in sosta” nelle vicinanze di Via Pascoli, senza alcuna persona a bordo: “un’auto di colore scuro e di medie dimensioni”, che, secondo De Giuseppe, potrebbe coincidere con la Terios nera posseduta dalla signora Cappa in quel periodo.La madre delle gemelle era già stata ascoltata al tempo, quando aveva riferito di essere andata al supermercato, alle 9.15, e di esserci rimasta una mezz’oretta. Ed è per questo motivo che l’inviato de Le Iene ha intervistato l’ex direttore di quel punto vendita per chiedergli se avesse effettivamente visto la signora Cappa quella mattina: “Il giorno dopo (il 14 agosto, ndr) è venuto il Maresciallo Pennini a chiedere informazioni sul passaggio della zia di Chiara. Io sono attento, perché questo è un posto di quartiere e le persone le riconosco tutti i giorni. Ma io quella mattina del 13 agosto non l’ho vista passare”, afferma l’ex direttore, sottolineando però che potrebbe essere stato impegnato in quel momento e, quindi, di non averla vista per altri motivi: “Può darsi che dovevo scaricare un camion”, specifica. A questo punto, De Giuseppe si rivolge alla cassiera che quel giorno avrebbe servito la signora Cappa. Anche in questo caso, però, la testimone sembrerebbe non ricordare di averla vista quel giorno: “Io che quel giorno sia venuta non me lo ricordo. Lei veniva tutti i giorni, ma non ricordo di averla vista quel giorno”. Parole che contrastano con la versione rilasciata dalla stessa giovane pochi giorni dopo l’omicidio, secondo la quale affermava di aver visto con certezza la zia di Chiara al supermercato. Ma la cassiera nega con fermezza questa ricostruzione: “Invece non mi ricordo se quel giorno effettivamente l’ho vista”. “Lo sa anche lei cosa succede a Garlasco quando si nominano determinate persone – afferma una voce al telefono con De Giuseppe -. Quando si nomina quel nome lì con la C davanti, si ferma tutto”, è un’altra versione raccolta da Le Iene, che hanno riferito di aver provato a contattare la famiglia Cappa per una replica, ma questi avrebbero preferito non rilasciare commenti. Per l’omicidio della 26enne di Garlasco è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi. Nelle nuove indagini, l’unico sospettato è Andrea Sempio, il 37enne accusato dalla procura di Pavia di aver ucciso Chiara Poggi in concorso “con ignoti o con Stasi”, come da capo di imputazione.L'articolo “Gli abitanti di Garlasco concordano nel collocare una determinata persona in un determinato posto a una certa ora”: il servizio de Le Iene proviene da Il Fatto Quotidiano.