Bruce Springsteen torna in televisione e lo fa con un’intervista intensa e piena di emozione a Fabio Fazio su Che tempo che fa (NOVE). Al suo fianco, Jeremy Allen White, protagonista del film “Springsteen: Liberami dal Nulla” diretto da Scott Cooper, in uscita nelle sale italiane.Il “Boss” ha parlato della sua vita, del coraggio di raccontare i momenti più bui e del legame profondo con la musica, in un dialogo che ha toccato anche temi politici e personali.Bruce Springsteen a Che tempo che fa: tra vita personale e politicaParlando del film, Springsteen ha spiegato come il progetto rappresenti gli anni più difficili della sua vita, segnati da una trasformazione profonda: “Non so se sia una questione di coraggio. È stato comunque interessante, quelli sono stati gli anni dove davvero io sono passato attraverso una grande transizione dal punto di vista della mia salute mentale e di vita. Ho anche inciso Nebraska, che è uno dei miei album preferiti, non volevo fare un album musicale ‘normale’.”L’artista ha raccontato di come Nebraska, registrato con pochi mezzi e tanta ispirazione, sia diventato una pietra miliare della sua carriera. “Non mi preoccupo del successo, mi interessa dare verità e trascendenza. La mia anima sta con il mio pubblico, è la garanzia che io do a loro.” Al Pacino ricorda Diane Keaton come la luce della sua vitaJeremy Allen White: “Ho sentito molta responsabilità nel raccontare Bruce”Il protagonista di The Bear ha interpretato Springsteen nei suoi anni giovanili, parlando di quanto sia stato difficile entrare nella sua mente e nella sua musica:“So quanto Bruce è amato nel mondo, è una persona idealizzata. Ho cercato di capire il suo passato e il suo presente, imparando anche a cantare e suonare la chitarra. Ho sentito molta responsabilità e volevo rendere giustizia alla sua storia.” Il musicista ha risposto con affetto e ironia: “Ha fatto davvero un lavoro meraviglioso… Adesso licenzio Steven Van Zandt e sarà lui, Jeremy, che lo sostituirà!” Claudia Gerini parla della perimenopausa: “La affronto con serenità” Bruce Springsteen e la sua visione sul film “Springsteen: : tra emozione e memoriaSpringsteen ha descritto la visione del film come un momento toccante: “Abbiamo visto insieme il riflesso della nostra famiglia. È stata un’esperienza profondamente emotiva. Abbiamo ricostruito la casa di mia nonna, quella che ancora sogno almeno due volte l’anno.”La pellicola racconta infatti un periodo cruciale della sua giovinezza, tra conflitti familiari e la nascita del suo talento, offrendo un ritratto intimo e sincero di un’icona del rock mondiale.Il messaggio politico di SpringsteenIl momento più intenso dell’intervista è arrivato quando il “Boss” ha parlato della situazione attuale negli Stati Uniti, con un pensiero che ha colpito il pubblico per la sua lucidità:“È un momento dove non si può non avere dei dubbi. Non so dove stiamo andando, però questo Paese per 250 anni ha combattuto per la libertà, è stato il segno della speranza, del credere, è un esempio, speriamo, di democrazia positiva per la maggior parte dei Paesi del mondo. Naturalmente abbiamo fatto molti, molti errori, però abbiamo sempre cercato di fare del nostro meglio. Io credo che il nostro cuore sta nel luogo giusto e non abbiamo mai avuto una storia di autocrazia. Visto che ho dei figli, credo che la situazione cambi e allo stesso tempo cercherò di fare del mio meglio lavorando, cercando naturalmente, con la mia piccola influenza, di far sì che le cose cambino.” Un messaggio di consapevolezza e speranza, firmato da uno degli artisti più autentici e coerenti della musica americana. Sonia Bruganelli si racconta: “Sono arrivata a soffrire di anoressia e attacchi di panico, ma ora ne sono uscita”| Da Rumors.it