Processo Pierina Paganelli, scontro tra difese. La criminologa Bruzzone querela l’avvocata della famiglia della vittima

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È scontro tra la difesa Luis Dassilva, a processo per l’omicidio di Pierina Paganelli, e quelli della donna uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 nel garage di via del Ciclamino, a Rimini. La criminologa Roberta Bruzzone annuncia una querela per diffamazione per alcune dichiarazioni rilasciate alcuni giorni fa che faceva riferimento a una strategia mediatica per influenzare il processo.La nota della Bruzzone“In qualità di consulente tecnico del team della difesa di Luis Dassilva ritengo doveroso intervenire con la massima chiarezza rispetto alle gravissime e totalmente infondate accuse recentemente diffuse dall’avvocato Monica Lunedei. Le dichiarazioni rese, che attribuiscono alla difesa condotte potenzialmente penalmente rilevanti e del tutto prive di qualsiasi riscontro fattuale, costituiscono un atto di inaudita gravità e rappresentano un tentativo inaccettabile di delegittimazione professionale nei confronti di chi sta operando con rigore e trasparenza in un processo complesso e delicato. Nessuna delle affermazioni diffuse corrisponde al vero – specifica Bruzzone – Sono accuse infamanti, prive di fondamento e lesive dell’onorabilità di tutti i professionisti coinvolti. Per tali ragioni, provvederò immediatamente ad adire le sedi competenti giudiziarie, affinché venga ristabilita la verità dei fatti e tutelata la reputazione dell’intero collegio difensivo di cui faccio parte come consulente principale. È inammissibile che, a ridosso dell’apertura di un processo tanto rilevante e sensibile, si tenti di avvelenare il clima processuale con dichiarazioni diffamatorie e strumentali. Simili comportamenti, oltre a violare i principi di lealtà e correttezza, rischiano di compromettere il sereno svolgimento dell’attività giudiziaria, che dovrebbe restare orientata esclusivamente all’accertamento della verità”.Le dichiarazioni dell’avvocataLo scorso 17 ottobre gli avvocati della famiglia della vittima, Monica e Marco Lunedei e Alfredo Andrea Scifo, avevano prodotto un corposo dossier sui commenti sul web che secondo i legali rientrerebbe in una ben precisa strategia difensiva tesa ad abusare della credulità popolare, manovrare l’opinione pubblica e influenzare il processo e per cui ci sarebbero già decine di indagati. “È una strategia mediatica che emerge dagli atti di indagine – aveva dichiarato Lunedei -. La leggiamo nei documenti come le intercettazioni perché Valeria Bartolucci la riferisce al marito, Louis Dassilva unico indagato per l’omicidio, durante i colloqui in carcere. L’abbiamo vista in tv, questa strategia e su alcuni canali YouTube che hanno attinto a mani basse dai consulenti di difesa ottenendo degli atti o delle informazioni distorte e parziali. Si attacca la nipote di Pierina che all’epoca era minorenne suggerendo un suo coinvolgimento nell’omicidio. Del resto è la stessa Bartolucci che ripete da mesi che lei è convinta che siano stati in due o tre ad uccidere Pierina. Assurdità messe in rete con un preciso intento di influenzare il processo. C’è una vera e propria aggressione nei confronti della famiglia della vittima che non può più essere tollerata”.L'articolo Processo Pierina Paganelli, scontro tra difese. La criminologa Bruzzone querela l’avvocata della famiglia della vittima proviene da Il Fatto Quotidiano.