Se Hamas rifiuta di cedere il potere a Gaza “sarà annientata”. È il messaggio lanciato dal presidente americano Donald Trump all’organizzazione palestinese alla vigilia dei colloqui nella località balneare egiziana di Sharm el-Sheikh. Un concetto ribadito anche da Benjamin Netanyahu. Parlando ai membri del Forum che rappresenta le famiglie dei soldati uccisi in azione a Gaza il primo ministro israeliano ha spiegato che senza il rispetto della prima clausola, quella relativa al rilascio degli ostaggi, il piano di Trump per un cessate il fuoco nella Striscia non andrà avanti. “Finché l’ultimo degli ostaggi, vivo o morto, non sarà trasferito in territorio israeliano, non passeremo ad altre clausole”, ha detto. E se Hamas non dovesse rilasciare gli ostaggi entro la scadenza del termine stabilito dal presidente Trump, allora Israele tornerà all’offensiva a Gaza “con il pieno appoggio di tutti i paesi coinvolti”. Sui tempi Trump non si sbilancia, “è presto, stiamo negoziando adesso”. Ma di certo “questo è un fantastico accordo per Israele. Volete che vengano liberati gli ostaggi o no? Questo è un grande accordo per Israele e per tutto il mondo”, dice il leader statunitense. “Avremo la pace nel Medio Oriente per la prima volta in tremila anni. Quindi, sono veramente onorato di essere parte di tutto questo. Sono anni che combattono, cercheremo di far rilasciare gli ostaggi, ci sono negoziati in corso, andranno avanti per altri due giorni, però tutti sono molto, molto contenti a riguardo“, assicura. Circa 900mila persone hanno lasciato Gaza CityA rappresentare Hamas nei colloqui in programma in Egitto dovrebbe esserci anche Khalil al-Hayya, uno dei principali negoziatori e fra i bersagli principali del raid effettuato lo scorso 9 settembre da Israele a Doha. L’uomo è riapparso nelle ultime ore in tv in un video diffuso dal canale del Qatar, Al-Araby. Anche gli Stati Uniti attendono le prossime mosse dell’organizzazione palestinese. “Sapremo molto presto se Hamas fa sul serio o no in base a come andranno questi incontri”, ha dichiarato il Segretario di Stato Marco Rubio. E mentre nella Striscia di Gaza, nonostante l’Idf dichiari di aver ridotto le operazioni militari, si continua a morire, lo stesso esercito israeliano ha fatto sapere che circa 900mila del milione di persone che vi risiedevano ha lasciato Gaza City per recarsi verso la parte meridionale della Striscia. Un vero e proprio esodo che sarebbe “aumentato” nelle ultime settimane con l’avanzata dell’Idf verso la città.Israele smentisce le notizie su regime carcerario duro per Greta ThunbergIsraele infine ha smentito le notizie relative a un regime carcerario particolarmente duro per l’attivista svedese Greta Thunberg, arrestata a bordo di una nave della Global Sumud Flotilla verso la Striscia di Gaza. “Le affermazioni sui maltrattamenti di Greta Thunberg e di altri detenuti della ‘flotilla Hamas-Sumud’ sono sfacciate menzogne. Tutti i diritti legali dei detenuti sono pienamente tutelati”, ha dichiarato il ministero degli Esteri dello Stato ebraico aggiungendo che Thunberg, ancora in regime di detenzione dopo essersi rifiutata di firmare i documenti che avrebbero consentito di accelerare la sua espulsione, “non ha presentato alcun reclamo verso queste accuse ridicole e infondate, perché non si sono mai verificate“.Questo articolo Gaza, Trump avverte: “Se Hamas rifiuta di cedere il potere sarà annientata” proviene da LaPresse