Recensione LEGO Party: un rivale per Super Mario

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LEGO Party! è sostanzialmente un Mario Party, con però un plus enorme, ovvero il fatto che non serva per forza una piattaforma Nintendo per poterlo giocare. Sappiamo bene che per divertirsi con Mario Party bisogna avere una console Nintendo, mentre LEGO Party arriva su PlayStation, Xbox, naturalmente su Nintendo Switch, dove avrà una concorrenza agguerrita, ma soprattutto approda anche su PC. Questa è una novità non da poco ed è probabilmente il suo punto di forza più grande, perché finalmente chiunque potrà godersi un party game nello stile di Mario Party.Certo, di cloni in giro ce ne sono, anche indipendenti e a basso budget, a cui piace osare, ma qui siamo davanti ad una produzione che dimostra sin da subito una certa cura e dei buoni valori produttivi. Basta entrare in partita per accorgersi che tutto è costruito con i mattoncini LEGO, c'è attenzione alla licenza e al rispetto dell'amatissima proprietà intellettuale, e questo traspare chiaramente. Sorprende però in negativo l'assenza del doppiaggio in italiano. In un party game, dove ci sono due presentatori (molto simpatici, sono adorabili!) che introducono e commentano le partite, il doppiaggio nella nostra lingua sarebbe stato un valore aggiunto importante, perché avrebbe reso l'esperienza più coinvolgente e più accessibile a tutti. È un peccato che LEGO non abbia destinato un po' più di risorse in questa direzione. Conosciamo la situazione del mercato italiano e sappiamo che i costi del doppiaggio non sono bassi, quindi la scelta è probabilmente frutto di una valutazione economica. Resta però il fatto che, per la tipologia di gioco e per l'esperienza di condivisione che propone, il doppiaggio in italiano avrebbe fatto la differenza. È bene sottolineare che LEGO Party si può affrontare sia in modalità locale, da uno a quattro giocatori sullo stesso divano, sia online. Qui però c'è una limitazione importante, in quanto non esiste un matchmaking, quindi non si può sfidare gente a caso in rete, ma solo amici tramite invito. Diciamo che il gioco nasce chiaramente per essere vissuto in compagnia, davanti allo stesso schermo.Prima di entrare in partita, poi, si sceglie il proprio personaggio. Già dall'inizio la selezione è piuttosto varia: troviamo figure provenienti dall'immaginario LEGO più classico, come l'uomo banana, l'orco, l'arciere, i Ninjago, l'astronauta e tanti altri. Non ci sono, almeno per ora, personaggi legati a licenze esterne, ma la lista è comunque ampia. Inoltre, giocando ai vari minigiochi si ottengono valute ed esperienza che permettono di salire di livello, sbloccare nuovi personaggi e persino personalizzare la propria minifigure.Discorso diverso per le modalità, dove si notano fin da subito i limiti: ce ne sono quattro in totale, e il gioco risulta piuttosto povero dal punto di vista del single player. Con i bot non c'è divertimento, e mancano modalità pensate davvero per il giocatore solitario. L'ultimo Mario Party, Jamboree, aveva introdotto una campagna carina per il single player, con una mappa che dava progressione e un minimo di storia, cosa che qui manca del tutto. È chiaro che si tratta di un prodotto diverso, anche per il prezzo a cui viene venduto (39,99€, quindi decisamente più contenuto). Tra le modalità disponibili c'è quella a tabellone, che riprende la formula classica di Mario Party: si lanciano i dadi, si avanza su un percorso, ogni tanto si affronta un minigioco estratto da una rosa di quattro possibilità (poi votate dai giocatori) e in mezzo possono accadere vari eventi, come perdere o guadagnare mattoncini. Sono dinamiche già viste, ma reinterpretate in salsa LEGO, con una presentazione di sicuro piacevole. I tabelloni disponibili sono solo quattro e non sono molto grandi, ma ciascuno è caratterizzato da un tema specifico, dai pirati allo spazio, con eventi particolari, animazioni curate ed estetica sempre squisitamente LEGO. Le restanti tre modalità, oltre al tabellone, non aggiungono molto. C'è la selezione libera dei minigiochi, una modalità con piccole sfide pensate più per il singolo giocatore (ma che in realtà sono solo riproposizioni di qualche minigioco con un punteggio da battere, nulla di memorabile), e infine ci sono delle playlist preconfezionate dagli sviluppatori. A queste si aggiunge la possibilità di crearne di personalizzate: quando trovate i minigiochi che vi piacciono di più potete costruirvi un torneo su misura, una funzione sicuramente comoda. La parte più interessante, quella che conta davvero in un party game, sono ovviamente i minigiochi. Senza giri di parole, LEGO Party! non riscrive le regole del genere, poiché molte idee sono riprese dalla sua ovvia ispirazione e anche dal mitico Crash Bash, ma gli sviluppatori hanno provato a metterci del loro.Il pacchetto complessivo, tra l'altro, conta 60 minigiochi: non sono tantissimi, ma nemmeno pochi. Alcuni funzionano molto bene, altri meno, e diversi, come detto, sono chiaramente derivativi.Alcuni esempi: ci sono sfide con i veicoli, come una corsa in stile rally con le macchinine o il motocross dove bisogna inclinare la moto per non cadere; c'è il kraken rotante, il classico minigioco in cui bisogna saltare per evitare i tentacoli che ruotano (ma il salto con la corda di Mario Party Superstars è un po' più spassoso); c'è un rhythm game dove bisogna ballare seguendo i comandi a schermo; e poi un calcio a quattro che ricorda da vicino quello di Crash Bash, dove bisogna difendere la propria porta dalle palline che arrivano da ogni lato (ma quello in Crash Bash era più divertente). Non che LEGO non abbia bei momenti, anzi, ci sono comunque parecchi minigiochi a tema interessanti: ad esempio mi è piaciuto uno di bowling, dove, a turno, bisogna scorrere su una lunga plancia cercando di colpire più birilli possibile. O ancora, un altro nel quale sarete alla guida di un veicolo, ma avrete il controllo di ogni singola ruota, cosa che renderà la manovrabilità un divertentissimo inferno.In più ogni elemento è costruito con i LEGO, e la sensazione è che molti di questi scenari si potrebbero ricreare persino nella vita reale, cosa che annoveriamo tra i punti forti.Ovviamente anche gli stessi LEGO diventano protagonisti, come il minigioco dove bisognerà seguire le istruzioni di montaggio per montare un pupazzo o quello in cui dovrete individuare a quale scultura appartiene un vortice di mattoncini che ruotano vorticosamente davanti ai vostri occhi, oppure impilare blocchi con precisione per comporre la torre più alta tra i partecipanti, insomma, non mancano affatto le chicche che sfruttano intelligentemente la licenza. Ogni tanto torna quella sensazione di pallida imitazione che permea l'esperienza, specie se siete amanti del genere, ma LEGO Party! sa comunque dire la sua. Peccato che non sia possibile personalizzare i minigiochi in alcun modo, non ci sono modificatori per mescolare le carte in tavola, a parte delle modifiche estetiche che possono essere fatte durante il minigioco del tabellone.Piccola menzione d'onore sull'ottimizzazione del comparto tecnico e sul comparto audio: il gioco è così ben ottimizzato che gira bene anche su Steam Deck, tanto è vero che l'abbiamo collegata ad una TV per giocare con gli amici, e funzionava a meraviglia, corredato poi da tutta una serie di motivetti musicali che è difficile togliersi dalla testa. LEGO Party! è disponibile in formato digitale su PS5, PS4, Xbox Series X/S, Xbox One Nintendo Switch e PC al prezzo di 39,99€. Ottima scelta quella di proporlo a prezzo budget. Tra l'altro, è disponibile anche in vesione fisica, ma c'è un rincaro di 5€.L'articolo Recensione LEGO Party: un rivale per Super Mario sembra essere il primo su Smartworld.