Recensione Logitech MX Master 4: il mouse che vibra

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Confezione davvero ridotta all'osso a questo giro. All'interno troviamo solo il mouse e un po' di immancabile manualistica. Nemmeno il cavo USB-C è sopravvissuto. Nella versione per Windows è invece presente il ricevitore USB-C Bolt, in quella per Mac neanche quello. Tranquilli, almeno il mouse c'è, e ben imballato anche. MX Master 4 segue le linee ormai classiche di questa serie, ma ci sono anche alcune differenze che non saltano subito all'occhio e che vale la pena sottolineare.La prima cosa che si nota è la nuova superficie laterale, dove appoggia il pollice. Lì un tempo c'era un tasto: adesso c'è ancora un tasto (più ampio e ben visibile), ma è anche qualcosa di più, ovvero una superficie vibrante. La sentiamo quando usiamo il nuovo actions ring (ne parliamo poi), oppure durante la smart actions, o anche cambiando desktop, schermo o con alcune funzioni come exposé del Mac.Ecco, forse qualche opzione di vibrazione in più poteva anche starci, anche solo per sfruttare meglio questa novità, ma magari arriveranno con un futuro aggiornamento software.MX Master 4 è infatti il primo mouse Logitech dotato di feedback aptico, una funzione che è così diffusa che viene solo da chiedersi come mai non sia arrivata prima anche su un mouse di questo livello.Altra novità: i pulsanti laterali diventano 3, ovviamente tutti personalizzabili come sempre via software.MX Master 4 è inoltre silenziosissimo, segnando di fatto la fine della serie S, ovvero quella dei mouse silenziosi. Di fatto è ancora più silente di MX Master 3S: il clic destro è praticamente impercettibile, sia al suono che al tocco, mentre il clic destro è appena un po' più pronunciato, ma sempre a livelli così bassi che lo sentirà solo il suo utilizzatore. Ma il cambiamento che, personalmente, ho gradi di più, è forse un altro: i tasti per clic destro e sinistro sono ora come rivestiti da una superficie plastica trasparente. Questa dona non solo maggiore eleganza, ma è più facile da pulire e fa ben sperare per una migliore tenuta nel tempo; dato che i mouse in generale tendono a sporcarsi molto con l'utilizzo, è bene che siano facilmente pulibili. E sì, anche i precedenti MX Master erano suscettibili a questa cosa.Allo stesso modo, la superficie su cui poggia il palmo della mano è meno gommosa di prima, virando su plastica zigrinata. Forse al tocco è un po' meno piacevole, ma di nuovo in termini di durata dovrebbe fare la differenza.È lievemente cambiata anche la faccia inferiore, con le superfici a contatto col tavolo che sono ora più ampie, per aumentare la scorrevolezza.Insomma, a dispetto delle novità hardware, Logitech non ha tralasciato la parte estetico-costruttiva, e visto che di questi mouse non ne esce certo uno nuovo all'anno, è un'attenzione più che dovuta e gradita. Al netto del motore per la vibrazione, il cui effetto è concentrato per lo più nella zona del pollice, tecnicamente parlando MX Master 4 non è cambiato troppo.Sensore: 8.000 DPI, con tracciamento preciso su qualsiasi superficie, anche sul vetro.Scroll wheel: MagSpeed, fino a 1.000 linee al secondo.Click: silenziosi, con il 90% di rumore in meno rispetto a MX Master 3.Batteria: 1 min di ricarica = 3 ore di utilizzo e fino a 70 giorni con una carica completaMulti-device: fino a 3 dispositivi collegabili, con switch immediato tra laptop, desktop e tablet (via software). Supporta trasferimento file via Logi Options+.Compatibilità: Windows, macOS, Linux, ChromeOS, iPadOS.Logitech assicura inoltre che la connettività è stata potenziata, grazie a un nuovo e a un'antenna ottimizzata, con connessioni fino a 2 volte più stabili rispetto ai modelli precedenti. Il nome di questa sezione non è casuale, perché l'app Logi Options+ è sempre più il centro dell'esperienza d'uso dei mouse Logitech, e di MX Master 4 in particolare. Non si tratta più solo di personalizzare ogni singolo tasto, DPI, forza/veloità di scorrimento e ogni singolo dettaglio tecnico, quanto di avere a disposizione una suite che va ben al di là di ciò che un mouse potrebbe fare.La novità principale è Actions Ring, un overlay circolare con scorciatoie personalizzabili, che può contenere automazioni specifiche per applicazione (es. comandi rapidi in Photoshop o Premiere, macro in Excel). Tra questi comandi non mancano quelli per l'IA, che non guardano in faccia a nessuno: rispondi con ChatGPT, chiedi a Perplexity, riscrivi con Gemini, apri in Copilot, ce n'è per tutti i gusti.E con AI Prompt Builder, basta selezionare del testo, premere sul pulsante associato a questa funzione, ed ecco che si aprirà una finestra con quel testo già incollato e pronto per essere riformulato, riassunto o preso come spunto per una email, il tutto powered by ChatGPT. Altra funzione "extra" sono le Smart Actions, disponibili o tramite modelli pre-costituiti, o interamente personalizzabili. Si tratta di una serie di azioni concatenate, lanciate da un qualche trigger deciso dall'utente. Per esempio: tutte le mattine, appena arrivati in ufficio, aprite Chrome, Telegram e file manager? Basta creare una smart action apposita e basterà un solo clic per fare tutto. E questo era solo uno stupido esempio, le possibilità sono infinite e soprattutto personalizzabili.E ancora, come sempre, c'è Flow, che consente di passare il mouse da un computer all'altro semplicemente spostando il cursore del mouse fuori dallo schermo di uno dei due (ci vuole Logi Options+ installato su entrambi). E con l'accoppiamento Bluetooth a 3 dispositivi diversi, passare da uno all'altro è veloce quanto la pressione del pulsante dedicato sulla base del mouse.Potremmo stare qui ore a parlare di tutte le funzioni di Logi Options+ e probabilmente ci dimenticheremmo qualcosa. Sul sito ufficiale c'è un'ampia panoramica, ma il succo è che si tratta di uno software ricco di opzioni come pochi e che permette di trasformare MX Master 4 in uno strumento di produttività a 360°.Il suo solo difetto sono l'enorme mole di permessi e servizi richiesti (su macOS, che chiede conferma per ogni cosa più sensibile, ci se ne accorge particolarmente bene), quindi magari meglio non appesantirlo troppo su un PC un po' datato. Ma del resto è difficile che qualcuno compri un mouse allo stato dell'arte come MX Master 4 per poi utilizzarlo su un computer antidiluviano. Il prezzo di lancio di MX Master 4 è lo stesso del precedente 3S: 129 euro di listino, con la certezza che tra qualche tempo sarà senz'altro sceso (basta vedere lo street price degli altri mouse Logitech per averne la conferma).Non è un prezzo basso, ma parliamo di un dispositivo che durerà anni e anni, e soprattutto di un mouse che non teme paragoni in ambito produttività, ma non solo. Chi non avesse fretta lo porterà sicuramente a casa a un prezzo migliore, ma nessuno si pentirà dell'acquisto.L'articolo Recensione Logitech MX Master 4: il mouse che vibra sembra essere il primo su Smartworld.