Scontri a Roma, le reazioni politiche

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L'oltraggio alla statua di San Giovanni Paolo II a Roma, i cori che inneggiano ai terroristi di Hamas e i cartelli che istigano a impiccare gli ebrei. Episodi troppo gravi perché passino sotto silenzio. "Indegno", dice senza mezzi termini il presidente del consiglio Meloni. "Conseguenze dei cattivi maestri che ci sono anche in Parlamento", il commento del vicepremier Tajani che dalle pagine del Corriere della Sera ricorda: "Fin dall'inizio ci hanno dipinti a testa in giù e abbiamo visto striscioni che osannano il 7 ottobre. Ma il mio impegno resta quello per la pace e mi interessa che mi ringrazi un palestinese più che il manifestante di sinistra". Solidarietà alle forze dell'ordine ormai bersaglio fisso di aggressioni, la reazione dell'altro vicepremier Salvini che definisce scarsamente intelligente chi ha imbrattato la statua di Wojtyla. "Nessuno difende i violenti e chi lo fa sbaglia", dichiara il leader di Italia Viva Renzi mentre da Fratelli d'Italia è Mollicone ad accusare: "A sinistra c'è chi continua ad alimentare l'odio". Restano in silenzio, almeno per ora, Cinquestelle e Alleanza Verdi e Sinistra. Dal Pd solo Casini prende le distanze dai violenti. Senza mezzi termini la condanna delle istituzioni al vilipendio alla memoria di Wojtyla. Dal presidente della Camera Fontana alla ministra dell'Università Bernini che parla di gesto vile e inaccettabile, mentre quella per la Famiglia Roccella sottolinea: "L'ideologia impedisce di vedere chi in passato ha lottato per pace e libertà, come l'immenso Papa".