In riferimento agli articoli GUIDONIA – Caccia al topo, disinfestata la scuola di via Carlo Todini e GUIDONIA – “I topi non se ne sono andati: chiudere la scuola”, riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata “I genitori del 2020 – Edizione 2: Il ritorno dei topi Istituto Comprensivo Giuseppe Garibaldi”:“Siamo genitori.E siamo stanchi, arrabbiati e increduli. Perché nel 2025 siamo ancora qui, a scrivere di topi dentro una scuola.Sì, nella scuola di via Todini, dove ogni giorno entrano bambini della materna e della primaria, dove dovrebbero trovare serenità, non trappole e paura.Li abbiamo visti.Li ha visti il personale.L’intervento di derattizzazione della scorsa settimanaTopi nei corridoi, negli armadi, accanto ai giochi, negli spazi dove i nostri figli si siedono, leggono, giocano e crescono.Ogni volta lo stesso copione: sopralluogo, parole di circostanza, un piccolo intervento, qualche rassicurazione — e dopo poco tutto torna come prima.Nel 2020 siamo dovuti andare fisicamente negli uffici comunali, a chiedere che qualcuno intervenisse.Solo grazie alla buona volontà di pochi tecnici e ad articoli sui giornali, qualcosa si è mosso. Ma siamo nel 2025 e la scena è la stessa.Solo che questa volta non abbiamo più voce bassa. Ci viene ripetuto che “in quella zona è normale”.Che “Setteville è sempre stata così”. Che “i topi ci sono da sempre”.Il sopralluogo del Sindaco Lombardo e degli assessori Venturiello e Mazza nella scuola di SettevilleNo, Sindaco.Non è normale.E non può esserlo.Non è normale che alla scuola materna — dove i bambini giocano per terra — si trovino escrementi di topo negli armadi.Non è normale che le classi vengano spostate perché è stato trovato un topo morto.Non è normale che gli operatori scolastici debbano raccogliere topi e buttarli nelle buste, arrivando prima del turno per ispezionare ogni angolo.Non è normale che le docenti vivano con il terrore di controllare sotto i mobili o dietro gli armadi prima di accogliere i bambini.E non è normale che noi genitori dobbiamo accompagnare i nostri figli a scuola chiedendoci ogni mattina se “oggi toccherà di nuovo a noi”.Ma forse la cosa più grave è che molti, ormai, si sono rassegnati. Ci sentiamo dire che “è inutile lamentarsi”, che “a Setteville è sempre stato così”, che “tanto i topi entrano ovunque”.E questo, Sindaco, è il danno più profondo: quando la rassegnazione prende il posto della rabbia, la dignità si perde.Non possiamo e non vogliamo accettare che i nostri figli crescano in un contesto dove il degrado è considerato una tradizione di quartiere.Non esiste una “normalità con i topi”.Esiste un problema serio, che va riconosciuto, affrontato e risolto.Se il problema nasce da una legnaia, da un magazzino, dal catering o da qualunque altra fonte, spetta al Comune e agli enti competenti individuarlo e agire con un piano serio per mitigare il rischio. Non siamo noi genitori a dover dire come fare: non è il nostro mestiere.Sono i tecnici, i responsabili, gli amministratori a dover trovare la soluzione — e a garantirla, una volta per tutte. Perché la scuola non è un luogo qualunque: è il cuore di una comunità. E un cuore infettato dal degrado smette di pulsare.Ci chiediamo, Sindaco: se fosse la scuola di suo figlio, se fosse il banco dove siede un bambino che ama, accetterebbe di sentirsi dire che “è normale”?Guarderebbe negli occhi i genitori e ripeterebbe che “Setteville è sempre stata così”?Noi non ci crediamo più.Abbiamo atteso, segnalato, scritto, sopportato.Ora pretendiamo.Pretendiamo una scuola pulita, sicura, rispettata.Pretendiamo che il personale scolastico non debba più fare il lavoro dei disinfestatori.Pretendiamo che le maestre possano insegnare senza paura.Pretendiamo che i nostri figli possano andare a scuola senza che un topo diventi parte della routine.Sindaco, questa volta la città guarda.E quando una comunità si abitua ai topi, non è più un quartiere difficile: è un quartiere dimenticato.Non vogliamo più silenzi né parole di conforto. Vogliamo fatti, non scuse.Vogliamo che la scuola di via Todini torni a essere un luogo di infanzia, non un simbolo di incuria.Chi governa un territorio non può perdere la faccia davanti a dei bambini.Eppure, davanti a questa storia, è proprio la faccia del Comune che si sta sporcando ogni giorno di più.Con indignazione, con dignità e con la voce di chi non si arrende”.L'articolo GUIDONIA – “I nostri figli a scuola tra i topi. E ci dicono che è “normale”?” proviene da Tiburno Tv.