Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la nomina di 18 ministri, definendoli l’«ossatura» del nuovo governo guidato dal premier Sébastien Lecornu. Lo ha reso noto l’Eliseo. Il primo Consiglio dei ministri si terrà domani pomeriggio, lunedì 6 ottobre, alla presenza del capo dello Stato, mentre il giorno successivo Lecornu pronuncerà il suo discorso di politica generale, come riportano i media francesi. Il nuovo primo ministro ha invitato i suoi ministri a essere «negoziatori» e a cercare compromessi con tutti i parlamentari, una linea dettata dalla complessa situazione politica: il governo, infatti, non dispone della maggioranza all’Assemblea nazionale ed è già sotto la minaccia di una mozione di sfiducia da parte dell’opposizione. Il nuovo esecutivo riflette una sorta di «base comune» tra centro e destra, eredità della precedente coalizione, puntando su una combinazione di stabilità e rinnovamento: un terzo dei ministri nominati non faceva parte del precedente governo. Tra le priorità indicate, spiccano l’approvazione della legge di bilancio entro la fine dell’anno e la gestione di grandi progetti di interesse nazionale per i cittadini francesi.I vecchi e i nuoviLe principali novità sono il macronista Roland Lescure all’Economia e il ritorno di Bruno Le Maire al ministero delle Forze Armate (era l’ex ministro dell’Economia di Macron nel 2017-2024). Bruno Retailleau, leader del partito di destra Les Républicains, che domenica ha deciso all’ultimo minuto di rimanere nel governo, rimane ministro dell’Interno, mentre il macronista di destra Gérald Darmanin è stato riconfermato Ministro della Giustizia, ha annunciato l’Eliseo. Anche gli ex primi ministri Elisabeth Borne e Manuel Valls sono stati confermati, rispettivamente all’Istruzione e ai Territori d’Oltremare, così come Jean-Noël Barrot del MoDem come ministro degli Affari Esteri, Catherine Vautrin (Salute e Lavoro) e Rachida Dati dei Répubblicains a ministra della Cultura, nonostante la sua candidatura a sindaco di Parigi e il processo per corruzione a suo carico previsto per settembre 2026. Amélie de Montchalin resta ministra dei Conti Pubblici. Le critiche delle opposizioniIl presidente del Rassemblement National Jordan Bardella ha deriso la composizione del governo di Sébastien Lecornu, «composto dagli ultimi macronisti aggrappati alla zattera della Medusa», e ha ribadito le minacce di sfiducia. «Lo avevamo detto chiaramente al primo ministro: o si rompe con il passato o si va alla censura», ha scritto in un post su X. «Il governo annunciato questa sera, composto dagli ultimi macronisti aggrappati alla zattera della Medusa, ha decisamente tutto della continuità e assolutamente nulla della rottura che i francesi si aspettano», ha concluso. Duro anche il commento di Melenchon, il leader di France Insoumise, che ha descritto il nuovo governo come una «sfilata di revenant, l’80% dei quali sono membri di Lr ed ex membri di Lr» e si è detto convinto che «non durerà».October 5, 2025 October 5, 2025 Foto copertina: ANSA/EPA/MIGUEL MEDINA | Sébastien Lecornu e il presidente francese Emmanuel Macron durante una cerimonia che segna l’81º anniversario della liberazione di Bormes-les-Mimosas durante la Seconda Guerra Mondiale, nel sud-est della Francia, il 17 agosto 2025 L'articolo Francia, nasce il governo Lecornu: Macron nomina 18 ministri. Il premier alla sua nuova squadra: «Siate negoziatori con tutti» proviene da Open.