Uno chef e un volto tv molto noto. Andrea Mainardi si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera a partire dal titolo del suo ultimo libro, “Quanto burro? 80 ricette da condividere con tutti, (ma non con la nutrizionista), edito da Mondadori. Lui, Mainardi, parla di un “inno allo ‘sgarro consapevole’: se segui uno stile di vita equilibrato tutto l’anno, un pasto libero – attenzione: non un giorno, un pasto solamente – ci sta”. Il burro, spiega, “quello di montagna, è l’ingrediente che meglio mi rappresenta. Ne metto q.b., ovvero quanto basta, che poi è anche quanto burro. Un giochino di lettere per sottolineare la mia filosofia, mix di abbondanza, gusto, piacere”.Ma l’obiettivo dello chef, prima di tutto su sé stesso, è “dimostrare che, se adeguatamente seguiti, in 12 mesi si possono esibire dei buoni addominali cucinando sempre con gusto. E burro”. Infatti lui ha messo “su una squadra di professionisti: nutrizionista, endocrinologo, personal trainer, ortopedico” perché era “sovrappeso” e spiega: “Cominciavo ad accusare un malessere generalizzato: ginocchia doloranti, reflusso, l’asma che peggiorava. Non ci ho fatto caso finché due ragazzi mi hanno convinto ad andare in palestra. Non l’avrei mai detto. Ora ci vado tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, prima di portare mio figlio Cesare all’asilo. In un mese ho perso 4 cm sui fianchi e uno sui bicipiti. Avanti tutta”.Dall’Albereta con Andrea Berton agli aneddoti con Marchesi e fino ad Antonella Clerici con la quale lavora in tv (“Se sono la persona che sono, metà del merito spetta a lei, l’altra metà a Marchesi e Berton”), fino a una paura: “Temo la malattia. In passato ho sofferto di cheratocono bilaterale, patologia degenerativa della cornea. In un occhio era in stato avanzato: ho subito un trapianto. Nell’altro è bastato un cross linking: ne ha rallentato la progressione. Per paura non ho più fatto controlli. Ora ho motivi di pensare che si stia ripresentando. I sintomi li riconosco. Tornerò dall’oculista: bisognerebbe, anzi, andarci come si va dal dentista. La prevenzione salva”.E non manca una ricetta: “Il cavolfiore alla carbonara. L’ho pensato in un momento di ottimismo dietetico. Semplifico. Dopo averlo pulito e tagliato a fette di 2 cm di spessore, buttate il cavolfiore in una padella dove avrete fatto rosolare del burro spumeggiante, un paio di spicchi d’aglio, un peperoncino anch’esso a fette, del dragoncello tritato (a sgrassare). Quando comincerà a nappare, grattugiategli sopra del pecorino, poi del guanciale croccante a listarelle e, per finire, una sbriciolata di tuorli d’uovo rassodati. Un pasto, uno sgarro. Ripeto: se lo stile di vita è adeguato, sarà un piacere concederselo”.L'articolo “Voglio dimostrare che in 12 mesi si possono esibire dei buoni addominali cucinando col burro. Io ero in sovrappeso, cominciavo ad accusare malessere, ora non più… Una ricetta? Il cavolfiore alla carbonara”: parla chef Mainardi proviene da Il Fatto Quotidiano.