La trama di Borderlands 4 si muove in territori leggermente più cupi rispetto ai precedenti capitoli, pur restando immersa nel consueto delirio firmato Gearbox. Siamo su un nuovo pianeta, dove il temibile Cronocustode tieni tutti in trappola, anche grazie a un congegno fisico impiantato direttamente su tutte le persone che si ritrovano lì, per sbaglio o meno. I temi ruotano attorno a fanatismi e nuove forme di culto, ma l'atmosfera viene regolarmente smorzata da gag e battute che riportano tutto nel regno dell'assurdo. È un equilibrio sottile: si percepisce la volontà di dare maggiore peso ai dialoghi, ma ogni momento di serietà è sempre accompagnato da un'esplosione o da un personaggio che manda tutto in vacca. Alcuni volti storici tornano — Claptrap in primis — ma non tutti riescono a mantenere freschezza. L'umorismo funziona a tratti, e spesso sono i nuovi comprimari o gli antagonisti secondari a strappare i momenti migliori. La campagna si lascia comunque seguire, più per curiosità che per coinvolgimento emotivo, e trova nel suo ritmo ben cadenzato uno dei punti di forza. Nonostante le deviazioni narrative, è sempre chiaro dove andare e cosa fare, e questo aiuta a non perdersi nel marasma di quest e sottotrame. Chi ha giocato a un Borderlands sa già cosa aspettarsi: sparatorie frenetiche, armi assurde e un ritmo di gioco che alterna momenti di esplorazione a battaglie esplosive. Borderlands 4 mantiene intatta questa formula, ma la perfeziona quel tanto che basta da renderla più scorrevole e meno dispersiva. Le mappe sono enormi e ricche di attività, ma seguendo le missioni principali l'azione rimane concentrata e adrenalinica. È un titolo che sa ancora premiare chi ama perder tempo tra un'incursione e l'altra, ma senza obbligare a lunghe deviazioni. Il gunplay è un piacere costante: ogni arma ha un suo peso e un suo feedback, e si percepisce quanto lavoro sia stato fatto nel differenziare ogni tipologia. Ci sono pistole che lanciano copie di sé stesse come granate, fucili che scatenano scariche elettriche degne dei Ghostbusters, mitragliatori che sparano razzi a ricerca o lanciafiamme capaci di saturare lo schermo di particelle. Persino le armi più comuni offrono modalità di fuoco alternative — droni autonomi, mine a rilascio ritardato, proiettili congelanti — che ampliano le possibilità tattiche.La progressione dei personaggi è più sfaccettata: ogni classe dispone di diverse specializzazioni, ciascuna con ramificazioni che ne modificano radicalmente l'effetto. Alcune build favoriscono la cooperazione, altre permettono di cavarsela in solitaria, ma in ogni caso il sistema invita a sperimentare. Gli scontri con i boss sono un'altra conferma della direzione presa: l'Idolatra Sol, ad esempio, è un ottimo esempio di battaglia spettacolare e ben costruita, con fasi multiple e aree di fuoco che mettono alla prova riflessi e gestione delle risorse. Altri, come Callis, risultano invece più sottotono, ma la varietà resta più alta rispetto al passato.Dopo una cinquantina d'ore di gioco, tra missioni principali e secondarie, Borderlands 4 riesce a mantenere vivo l'interesse grazie a una combinazione ben calibrata di follia e struttura. È sempre eccessivo, ma stavolta con una logica che rende il caos più leggibile e appagante. Abbiamo provato Borderlands 4 su PC e, nonostante l'hardware di fascia alta, le prestazioni non convincono del tutto. Su una configurazione desktop con RTX 4070 Ti SUPER, frame generation attiva e super resolution impostata su "qualità", il gioco in WQHD+ si è mantenuto attorno ai 100 fps, ma con frequenti fasi di compilazione degli shader. Le cose vanno peggio su laptop, dove una RTX 4080 Max-Q fatica a superare i 70 fps. È un titolo pesante, molto più di quanto ci si aspetterebbe, tanto che la versione prevista per Nintendo Switch 2 è stata ufficialmente cancellata.Stabilità generale discreta, ma non perfetta: durante la nostra prova abbiamo incontrato solo un bug bloccante — una missione che non caricava l'animazione, risolta ricaricando il checkpoint — ma nulla che compromettesse l'esperienza complessiva.Dal punto di vista tecnico, gli effetti visivi restano uno spettacolo: esplosioni, particelle e armi elementali dominano lo schermo con una chiarezza maggiore rispetto al passato. Tuttavia, il motore mostra la sua età. Il cel-shading è ancora il marchio di fabbrica della serie, ma inizia a sembrare datato: funziona, ma non sorprende più. Resta comunque un titolo di grande impatto, con un comparto audio ben calibrato e musiche che sanno accompagnare l'azione senza sovrastarla. L'identità visiva di Borderlands 4 rimane inconfondibile. Lo stile cel-shading è sempre il cuore pulsante della serie, con contorni spessi, colori saturi e un'estetica a metà tra il fumetto e l'apocalisse. Funziona ancora, ma ormai sa un po' di vecchio. Gearbox non ha tentato di modernizzarlo troppo, preferendo puntare sulla continuità piuttosto che sul rinnovamento. Il risultato è coerente con la tradizione, ma manca quell'effetto "wow" che i primi capitoli sapevano suscitare. Detto questo, l'impatto visivo resta potente. Le ambientazioni sono varie e ricche di dettagli, gli effetti particellari contribuiscono a riempire la scena e in battaglia lo schermo si trasforma in un mosaico di luci, fuoco e numeri che esplodono a ritmo frenetico.Il comparto audio è solido: esplosioni, armi e urla nemiche hanno la giusta corposità, e le musiche alternano tracce elettroniche a brani più orchestrali nei momenti chiave, senza mai risultare invadenti. Buono anche il doppiaggio, ironico e sopra le righe come sempre, in perfetta sintonia con il tono surreale del gioco. C'è forse un po' troppa ripetitività nelle battute pronunciate in prima persona dal protagonista, sia quando si ingaggiano nuovi combattimenti, sia quando si usano le abilità di classe, ma ci si fa un po' l'abitudine. Il prezzo di listino di Borderlands 4 è di 69,99€ su PC (in digitale, ovviamente) e di 79,99€ su console. Per i contenuti di gioco incluso il prezzo ci può anche stare. In formato fisico per console lo trovate anche a qualcosa meno. Il codice per questa recensione è stato fornito da 2K Games, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. Qui trovate maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld.L'articolo Recensione Borderlands 4: Gearbox torna al caos (ma con più equilibrio) sembra essere il primo su Smartworld.