“Ci dissero che nostra figlia era nata con handicap, non pensammo minimamente all’errore medico”

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Arianna è una bambina di 13 anni, che nel 2009 è venuta al mondo sana e senza alcun tipo di problema. Avrebbe dovuto, anzi.I suoi genitori, come ogni genitore, avevano sperato che la nascita della loro figlia sarebbe stata un momento di felicità, senza intoppi. Il test dell’amniocentesi era negativo, non c’erano segnali di preoccupazione. Ma quando Arianna è venuta alla luce, si è scoperto che qualcosa non andava. Un problema agli occhi e diversi altri segnali, che inizialmente non furono compresi, si rivelarono ben più complessi e devastanti di quanto si immaginassero.«Noi siamo i genitori di Arianna, una bambina di 13 anni, nata nel 2009, una bambina che prima della nascita non aveva nessun tipo di problema», racconta la mamma Tamara. Inizialmente, i medici avevano pensato che il problema fosse un altro, molto più grave, ma la realtà era ben diversa. Con il passare dei giorni, i genitori notarono segnali preoccupanti, ma quelli vennero sottovalutati. «Hanno sottovalutato dei piccoli segnali che aveva la bambina e quindi ha rischiato anche il coma glicemico», spiegano. Così, quella che doveva essere una gioia si è trasformata in un brutto calvario.Arianna oggi vive con gravi disabilità: è cieca a un occhio e soffre di un ritardo psicomotorio che la limita nel quotidiano. «La bambina adesso è una bambina invalida al 100%», aggiungono i genitori con dolore.Nonostante tutto, la famiglia ha cercato risposte. Perché inizialmente i medici avevano rassicurato i genitori dicendo che Arianna era nata con questi problemi, asserendo che si trattasse quasi di un caso congenito, ma Tamara e Alessandro non erano convinti. «Ci hanno detto che comunque sia la bambina era nata così e aveva questi problemi», spiegano. Tuttavia, un incontro casuale ha cambiato tutto. Ascoltando la pubblicità in radio, i genitori si sono messi in contatto con lo Sportello Legale Sanità. «Ho spiegato la situazione, loro sono stati subito tempestivi dicendomi: “Guarda, portami le cartelle, ne parliamo, ne parliamo con tranquillità”».Quello che è emerso è stato un colpo al cuore. L’errore che aveva causato il dramma di Arianna non era stato genetico, ma un errore medico. Un errore che nessuno aveva mai preso in considerazione fino a quel momento. «Diciamo che noi, io mamma ero sicura che il problema fosse precedente alla nascita e invece grazie a loro abbiamo scoperto che non era quello il problema, è stato un errore medico che ha portato l’handicap della bambina», poi la tenacia di Alessandro ha cambiato tutto: “Ho chiamato perché bisogna sempre andare fino in fondo”. Sebbene la diagnosi non restituisca la salute alla loro bambina, aver finalmente compreso la causa del dramma che ha colpito la loro famiglia non è roba da poco: «Questo ovviamente non ci ridà la salute della bambina, però ci ha dato una serenità perché comunque abbiamo capito qual è stato il problema e ora sappiamo come affrontarlo».Gli avvocati dello Sportello Legale Sanità sono specializzati nel campo della responsabilità medica e si occupano di assistere e rappresentare le persone che hanno subito danni a seguito di diagnosi errate, trattamenti sanitari inadeguati o interventi chirurgici sbagliati.Posseggono una solida conoscenza del diritto sanitario e delle leggi che regolamentano il settore medico, oltre a una vasta esperienza nella gestione di casi di malasanità. In questo ambito, la possibilità di valutazione della fattibilità e della sussistenza di elementi sufficienti per un’azione legale, richiede infatti una accurata capacità di effettuare un’analisi approfondita delle prove, inclusi i documenti medici, le cartelle cliniche ed infermieristiche, le immagini ed i referti diagnostici oltre ai registri ospedalieri.The post “Ci dissero che nostra figlia era nata con handicap, non pensammo minimamente all’errore medico” appeared first on Radio Radio.