Ancora problemi di salute per Jannik Sinner, costretto al ritiro dal Masters di Shanghai. Lo scontro con l’olandese Tallon Griekspoor, valido per accedere agli ottavi del torneo cinese, è finito con l’abbandono dell’azzurro. Proprio come successo a Cincinnati per la finale del TK, a causa di un virus. Stavolta ad abbattere Sinner sono stati i crampi, che non lo facevano reggere in piedi, dopo il problema gastrointestinale che lo aveva già debilitato lo scorso 30 settembre. Anche se molte partite vengono giocate di notte, il torneo in Cina mette gli atleti in condizioni estreme con picchi di umidità al 90%: «È brutale, soprattutto al mattino», aveva detto Novak Djokovic che in campo ha vomitato dal caldo.Il recupero e gli appuntamenti che potrebbero saltareLa fitta agenda di tornei già in programma potrebbe sfoltirsi dopo lo stop forzato di Shanghai. Se la priorità è rincorrere Alcaraz per il primo posto nel ranking mondiale, Sinner e il suo staff potrebbero sacrificare il Six kings slam di Riad, che non dà punti Atp. Anche se si tratterebbe di rinunciare a premi milionari. Il torneo infatti dà un cachet di 1 milione e ne mette in palio 6 per il vincitore. Dopo ci sarebbero Vienna e Parigi, poi gli appuntamenti in casa con Atp Finals a Torino e Coppa Davis a Bologna. Da vedere se una settimana di riposo basterà per placare i crampi e fare accertamenti, con l’appuntamento in Arabia Saudita che incombe il prossimo 15 ottobre, o se invece il team imporrà cautela e un recupero più lungo. Nel frattempo è aumentata di 950 punti la distanza con Alcaraz, che alla Cina aveva preferito il Giappone dove ha vinto gli Atp di Tokyo in finale con Taylor Fritz.L'articolo Come sta Jannik Sinner dopo il ritiro a Shangai. La rincorsa verso Alcaraz, cosa farà adesso proviene da Open.