Maxi plusvalenza dalla cessione di Kiko: la holding dei Percassi chiude il bilancio 2024 in utile per 760 milioni

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Conti record nel 2024 per il gruppo Percassi. Odissea, la holding tramite cui la famiglia azionista anche dell’Atalanta controlla tutta la galassia di società del gruppo, ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2024 con un maxi utile da 760 milioni di euro, come emerge dai documenti che Calcio e Finanza ha consultato, grazie in particolare alla cessione della quota di maggioranza di Kiko.Odissea è sostanzialmente la cassaforte del gruppo: al suo interno, le partecipazioni di Percassi (che possiede direttamente il 100% della capogruppo) operano principalmente nei settori retail e immobiliare. La principale attività negli ultimi anni è stato il retail, considerando anche che al suo interno viene compresa Kiko, uno dei principali marchi di cosmetica a livello europeo ceduto tuttavia nel corso del 2024 al fondo L Catterton (che oggi hanno il 75%, mentre ai Percassi resta il 25%): operazione che ha avuto pesante impatto sui conti.Patrimonio Percassi, le società del gruppoAttraverso Odissea, oltre a Kiko Percassi gestisce anche società che sono attive in diversi settori, sia attraverso marchi propri che in franchising: si va dalla vendita al dettaglio di articoli di abbigliamento sportivo (NIKE e Jordan) a giocattoli (Lego) fino all’intimo femminile (Victoria’s Secret), passando anche alla ristorazione (con marchi come Starbucks) e al settore immobiliare e commerciale.Tuttavia, l’Atalanta non fa più parte del perimetro consolidato per quanto riguarda ricavi e costi (ma solo in quota proporzionale per quanto riguarda il patrimonio netto), dopo che nel 2022 la cessione alla cordata rappresentata da Pagliuca aveva garantito una plusvalenza pari a 263 milioni a livello consolidato a Odissea (che infatti aveva chiuso il bilancio al 31 dicembre 2022 con un super utile consolidato di 196 milioni).Patrimonio Percassi, i ricavi del gruppoA livello consolidato, l’esercizio 2024 del Gruppo Odissea si è così chiuso con un fatturato di 1,015 miliardi di euro, in calo rispetto ai ricavi per 1,27 miliardi del 2023 a causa dell’uscita del perimetro di consolidamento dei conti di Kiko (che ha avuto impatto sul bilancio consolidato solo fino al 31 luglio, data in cui poi è stata conclusa la cessione).Anche nel 2024 è stato comunque centrale il settore della cosmetica, con Kiko che ha garantito ricavi per circa 490 milioni di euro (entrate che non saranno più consolidate quindi a partire dal bilancio 2025). Il settore retail ha portato entrate per 472 milioni di euro, in aumento rispetto ai 428,8 milioni del 2023, in particolare grazie ai ricavi garantiti per la gestione dei marchi Nike (176,5 milioni) e Victoria’s Secret (circa 151 milioni di euro). Infine, per il settore Food & Beverage i ricavi sono stati pari a 49,4 milioni (rispetto ai 37,9 milioni del 2023).Il fatturato è stato così il seguente:Settore cosmetica: 494,5 milioni di euro (800,9 milioni nel 2023);Settore retail: 472,7 milioni di euro (428,8 milioni nel 2023);Food & beverage: 49,4 milioni di euro (37,9 milioni nel 2023),capogruppo, servizi e minori: 34,3 milioni di euro (22,8 milioni nel 2023);elisioni intercompany: -35,6 milioni di euro (-23,1 milioni nel 2023);TOTALE: 1,267 miliardi di euro (1,267 miliardi di euro nel 2023). In generale, ecco quali sono stati i marchi che hanno contribuito maggiormente al fatturato 2024:Kiko (brand proprio): 491,3 milioni di euro (797,2 milioni di euro nel 2023);Nike (franchising): 176,6 milioni di euro (172,4 milioni di euro nel 2023);Victoria’s Secret (franchising): 151,4 milioni di euro (129,3 milioni di euro nel 2023);Lego (franchising): 108,6 milioni di euro (86,1 milioni di euro nel 2023);Starbucks (franchising): 46,7 milioni di euro (35,5 milioni di euro nel 2023).Patrimonio Percassi, Kiko garantisce un maxi utileAl calo dei ricavi ha risposto anche un calo dei costi operativi, scesi di 227,3 milioni raggiungendo così quota 1,06 miliardi di euro. L’EBITDA è così risultato positivo per 146,3 milioni di euro, rispetto all’EBITDA di 195,1 milioni di euro del 2023. Il risultato operativo invece è stato positivo per 83,1 milioni di euro (rispetto al +119,0 milioni di euro del 2023). Tuttavia, per quanto riguarda il risultato netto, ad impattare pesantemente sui conti è stata la maxi plusvalenza garantita dalla cessione del 75% di Kiko.I proventi da partecipazione da società controllate, infatti, ammontano a 785,0 milioni di euro e “si riferiscono alla plusvalenza consolidata generata dalla cessione della controllata Kiko S.p.a. a Duomo BidCo S.p.A., una società controllata dal fondo di private equity LCatterton, operazione straordinaria perfezionata il 1°agosto 2024”, spiega la società nei conti. Inoltre, l’aumento di capitale per l’Atalanta che ha portato i Percassi a scendere al 38% del controllo del club ha garantito anche una plusvalenza prettamente contabile per 22,4 milioni di euro.Risultati straordinari che hanno così portato ad un risultato netto di gruppo positivo addirittura per 759 milioni di euro, rispetto all’utile di 11,6 milioni al 31 dicembre 2023. Dato che ha avuto un effetto importante, a livello consolidato, anche su patrimonio netto e indebitamento: a livello consolidato, infati, la Odissea al 31 dicembre 2024 aveva un patrimonio netto pari a 1,08 miliardi di euro rispetto ai 456 milioni del 2023, con disponibilità liquide a fine esercizio pari a 661 milioni (202,1 al 31 dicembre 2023) e una posizione finanziaria netta addirittura positiva a quota 397,8 milioni di euro (rispetto al –264,9 milioni di euro nel 2023).