La sfida di Pietrasanta per diventare Capitale dell’arte contemporanea 2027

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Entra sempre più nel vivo la ‘corsa’ di Pietrasanta per aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. La città della Versilia, forte dell’epiteto di ‘piccola Atene’, se lo contende con le concorrenti Alba, Foligno-Spoleto e Termoli. ‘Essere arte. O dell’umanità dell’arte’ è il dossier su cui il sindaco e assessore alla cultura Alberto Stefano Giovannetti, con la sua comunità, sta puntando per raggiungere il traguardo. Dopo che il 16 settembre scorso è arrivata nella città toscana la notizia di essere nella rosa delle quattro finaliste, Pietrasanta nella sua road map il prossimo 16 ottobre ha un’audizione pubblica al ministero della Cultura, davanti alla commissione, per presentare la propria candidatura, in vista della valutazione finale. E il primo cittadino di Pietrasanta spiega quali sono i punti di forza: “gli artigiani in primis, dal settore della lavorazione dei marmi, delle pietre a quello dei graniti. E poi le fonderie, i laboratori che da oltre due secoli lavorano il mosaico, la terracotta. Il nostro è un modello di fama internazionale”. Oggi a Pietrasanta sono oltre 600 gli artisti di diverse nazionalità, in transito o residenti in modo permanente. “Una comunità artistica – sottolinea il sindaco – che ha iniziato a formarsi negli anni ’60 e poi si è consolidata nel tempo. Artisti che trovano nelle maestranze locali gli artigiani che realizzano le loro opere monumentali esportate in tutto il mondo. Ecco perché Pietrasanta è una fabbrica in cui si crea l’arte contemporanea, si realizza e da qui va in giro per il mondo”.Tutto parte quindi dalle risorse culturali del territorio: anche le scuole di formazione, istituzioni come l’Accademia di Carrara, imprenditori. E i galleristi. “Nella nostra città di circa 22mila abitanti – dice il sindaco della città della provincia di Lucca – ce ne sono ben 50: siamo sopra la media nazionale”.Giovannetti tiene a far capire che la partecipazione al bando per diventare capitale dell’arte contemporanea “non è frutto dell’improvvisazione, ma l’esito dello sviluppo di una creatività costante” in una realtà dove “si respira cultura”. Un esempio?  Pietrasanta ha ospitato in questo periodo nel suo centro storico una mostra all’aperto delle opere dell’artista giapponese Kan Yasuda. Lo scultore nipponico vive da 50 anni a Pietrasanta, dove ha il suo laboratorio e dove, proprio in queste ore, gli viene conferita la cittadinanza onoraria. Kan Yasuda ha iniziato a scolpire negli studi cittadini nel 1972. E nel 2004 ha donato alla comunità l’opera Myomu (Chiave del Sogno), collocata in piazza della stazione e presto divenuta una fra le più iconiche del Parco internazionale della scultura contemporanea. Il percorso partito con la candidatura di Pietrasanta mira a rafforzare il profilo internazionale del Comune toscano come terra di artisti contemporanei, a rinnovare la collaborazione pubblico-privata nella filiera dell’arte, a potenziare il modello di ospitalità residenziale per gli artisti, sia dal punto di vista abitativo, sia lavorativo. Per promuovere nuovi modelli di ricerca e formazione per artisti e artigiani, sposando tradizione e innovazione.Questa candidatura – dice Giovannetti – “ha smosso dei sentimenti che portano la nostra comunità a stare ancora più insieme, a fare squadra. E artisti da tutto il mondo ci stanno testimoniando il loro sostegno. Qui l’arte è vita quotidiana: abbiamo un parco della scultura all’aperto con quasi 90 sculture monumentali, abbiamo un museo dei bozzetti che è il risultato di donazioni di artisti che da Pietrasanta sono passati, o sono presenti o verranno nel prossimo futuro”.Il dossier ‘Essere arte. O dell’umanità dell’arte’ si basa su un investimento di 8 milioni di euro, “che potranno fare da volano ad altri investimenti, se conquisteremo il titolo di Capitale. C’è un intero sistema pronto a mobilitarsi con le sue risorse: c’è la Camera di commercio, e oltre alle risorse comunali, ci saranno sostenitori privati e fondazioni”, spiega il sindaco.Il Comitato scientifico per la candidatura vanta personalità come il regista Alfonso Cuarón, Michael Guttman, violinista e direttore d’orchestra, Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz, Eike Schmidt, direttore del Museo Real Bosco di Capodimonte. E altri ancora.La proclamazione della città vincitrice avverrà entro fine ottobre. E alla Capitale sarà attribuito un contributo di un milione di euro da parte del ministero della Cultura per realizzare gli interventi previsti dal progetto. Il dossier di Pietrasanta è stato curato dal Comune e da Promo PA Fondazione con la supervisione scientifica di Frank Boehm, direttore della Fondazione Museo Mitoraj.Questo articolo La sfida di Pietrasanta per diventare Capitale dell’arte contemporanea 2027 proviene da LaPresse