Renato Zero, festeggio i miei 75 anni con un nuovo album e un nuovo tour

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AGI - Renato Zero compie domani 75 anni e celebra il traguardo, regalando a sé e al suo pubblico un nuovo album e un nuovo tour. L'Orazero, questo il titolo emblematico del disco, segna un punto di ripartenza, rinascita, ripresa, o più semplicemente un ritorno in grande stile di uno dei più importanti cantautori italiani che ha cambiato la musica italiana.Al giovane ragazzo che girava per le strade della periferia romana, nel quartiere della Montagnola, sbalordendo i vicini e i passanti con il suo "eccentrico" abbigliamento, si è sostituito un uomo simpatico (come sempre) e saggio insieme, autorevole ed elegante, ancora dalla parte degli ultimi e critico verso i potenti.Nel suo nuovo lavoro contenente 19 brani fatti ascoltare in anteprima al Teatro Brancaccio di Roma e presentati insieme a Giorgia Surina, c'è' dentro tutto e tutti. Ci sono brani che invitano a ricominciare, a guardare dentro se stessi, poesie d'amore, c'è attenzione ai giovani (per loro il brano Tu meriti di più). E c'è forse un bel po' di Renato Zero anni 70-80, quello che è stato capace di rompere gli schemi e di volare verso un successo straordinario."Sono alla vigilia dei miei 75esimi debutti - ha detto Renato Zero presentando il disco - È stato un viaggio durissimo e meraviglioso. Errori tanti, tante le delusioni. Tante le volte che sono tornato a casa affranto ed ho pianto. Quante volte ho pianto!". Ma l'abbraccio del pubblico, "mi ripaga di tutto. È l'OraZero. "Bisogna vivere la vita per poterla raccontare, condividerne gli umori, le intemperanze - ha spiegato l'artista illustrando il lavoro - tutti gli eventi buoni e cattivi che siano. Poi quattro chiacchiere giornaliere con lo specchio conviene sempre farle e con lui riflettere a fondo se veramente si è in grado di sostenere tutti quegli oneri che questo percorso comporterà".Ma intanto domani Renato soffia su 75 candeline. "Come festeggio? Con Renato. Si, con lui. Ci rincorriamo sempre, abbiamo sempre cosi poco tempo per il doppio sguardo", ha detto poi ai giornalisti in conferenza stampa. Paure? "Dell'incomunicabilità - ha aggiunto - Una volta mi infastidiva la solitudine, oggi invece ho scoperto che in certi casi è una salvezza che ti fa rivedere gli errori e crescere. Ma l'incomunicabilità, il salutarsi con un sorriso e non riconoscersi, mi fa paura. Ho paura di questo tempo che balla fra sentenze, cattedre e simboli. Ognuno di noi ha una guerra da combattere - ha affermato l'artista - indipendentemente da chi combatte davvero. Al netto delle 54 guerre in corso nel mondo. L'Ora Zero è questa: c'è necessità di rinascere".Renato Zero presenta il nuovo lavoro ma annuncia anche che gli piacerebbe fare un film: "vorrei raccontare cosa non riesco a dire in musica. Una storia per un film mi piacerebbe". Il disco uscira' il prossimo 3 ottobre: L'OraZero è composto da 19 tracce. Sono 19 mondi legati da un unico filo conduttore ovvero, l'inarrestabile ricerca di espressione.Anticipato il 12 settembre dal singolo "Senza", L'Orazero è un caleidoscopio di emozioni e visioni che illustrano il cammino condotto fin qui dall'artista. Un vero e proprio viaggio nel mondo emozionale di Renato Zero. Ma non c'è solo il disco. L'infaticabile cantautore, si rimette in marcia con un nuovo tour, L'OrazeroTour, che prende il via 24 gennaio nella sua Roma e si conclude a Messina in aprile, dopo aver toccato Firenze, Torino, Mantova,Conegliano, Bologna, Pesaro, Eboli, Bari. Sono 23 date, prodotte da Tattica, la sua etichetta, in giro per l'Italia dove l'artista presenterà il nuovo lavoro insieme ai suoi brani simbolo.Fra le tracce c'è anche un brano che parla di pace: "L'arte per la pace può fare molto - ha sottolineato l'artista - oltre a lenire il dolore. Ma la pace non ha solo una dimensione collettiva, è anche personale. Oggi ci si insulta ai semafori, sul pianerottolo. Al contrario, dovremmo tutti cercare pace dentro, ciascuno dentro di se'".L'album è stato realizzato con la collaborazione anche di altri artisti come Mariella Nava, autrice per lui della famosissima "Spalle al muro", con l'orchestra romana e con musicisti di Budapest. Durante la presentazione dei brani al teatro Brancaccio, c'è stato anche spazio per i ricordi con la famiglia, gli amici di una vita del Piper, l'amicizia con Gabriella Ferri, ma soprattutto, l'artista ha chiesto un attimo di silenzio assoluto per "i bambini che muoiono".E proposito di amici, è arrivata per lui puntuale la domanda su Loredana Berte', sua storica amica con la quale in passato ci sarebbero stati problemi e che invece ha recentemente abbracciato sul palco durante un'esibizione dell'artista calabrese: "Collaborazioni con lei? Abbiamo collaborato talmente tanto in passato che abbiamo anche litigato. Tanta frequentazione può generare stanchezza. In realtà - ha raccontato - eravamo in tre, con Mimi' (Mia Martini). Eravamo una sorta di ente assistenziale, uno per l'altro. L'abbraccio con Loredana era urgente, il tempo passa e oggi averla vicina per me vuol dire molto".È nota anche l'amicizia di Renato Zero e Ultimo, il cantautore delle giovani generazioni da soldout assicurato. "Sua mamma è da sempre una mia grande amica. Ultimo è cresciuto a pane e Renato. Se mi piacerebbe che scrivesse una canzone per me? Certo. Ma credo abbia un po' di soggezione". Renato Zero, al netto del tempo che stiamo vivendo, è ottimista? Felice? "Essere ottimisti è una scelta, anche necessaria. E spesso la felicità è una conseguenza dell'ottimismo", ha concluso.