AGI - La menopausa è correlata a una serie di differenze significative nello sviluppo e nella manifestazione della sclerosi multipla e nelle sue comorbilità. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, presentato durante il 41esimo Congresso del Comitato europeo per il trattamento e la ricerca sulla sclerosi multipla (Ectrims 2025), condotto dagli scienziati del Centro per il trattamento e la ricerca delle malattie neuroimmunologiche presso l'Università di Economia di Smirne - Medical Point Hospital.Analisi dei pazienti con sclerosi multiplaIl team, guidato da Yasemin Simsek, ha analizzato i dati di 864 pazienti con sclerosi multipla, selezionati da una coorte più ampia di 4.191 individui, tra cui 298 donne in premenopausa, 300 donne in postmenopausa e 265 uomini della stessa età. I risultati, commentano gli esperti, mostrano che la menopausa può influenzare significativamente il modo in cui la sclerosi multipla si manifesta, nonché i tipi di condizioni di salute ad essa associate.Localizzazione dei sintomi inizialiNello specifico, riportano gli scienziati, il nervo ottico era più frequentemente la sede dei sintomi iniziali nelle donne in premenopausa (21,8%), rispetto alle pazienti in postmenopausa (15%) e agli uomini (11,7%). Al contrario, il midollo spinale è stato il primo sito interessato nel 44% delle partecipanti in postmenopausa e nel 48,3% degli uomini, e solo nel 27,5% in caso di premenopausa.Risposte infiammatorie e neurodegenerazioneLe donne più giovani, spiegano gli studiosi, possono avere risposte infiammatorie più robuste, che portano a determinati schemi sintomatologici, mentre per i soggetti più in avanti con gli anni, sia uomini che donne, può verificarsi un'insorgenza di sintomi più insidiosa e progressiva a causa di processi neurodegenerativi.Comorbilità e mortalitàL'analisi ha anche evidenziato differenze notevoli nel carico di comorbilità: solo il 15,1% delle donne in premenopausa presentava comorbilità, rispetto al 41% delle donne in postmenopausa e al 36,6% degli uomini. Tra le donne in postmenopausa, le malattie cardiovascolari, tra cui ipertensione, aritmie e coronaropatia, erano la comorbilità più frequente, con un'incidenza del 24,7%. Anche disturbi endocrini e metabolici come diabete di tipo 2, ipotiroidismo e dislipidemia erano frequenti in questo sottogruppo, con un tasso del 10,3%. Al contrario, le comorbilità psichiatriche come depressione e ansia erano più comuni nelle donne in premenopausa rispetto alle donne in postmenopausa. L'andamento della mortalità ha ulteriormente evidenziato queste differenze. Durante il periodo di studio, si sono verificati decessi in 15 uomini e 9 donne in postmenopausa, mentre non è stato segnalato alcun decesso tra le donne in premenopausa.Implicazioni cliniche dello studio"Questi risultati - conclude Simsek - hanno importanti implicazioni per l'assistenza clinica. Uomini e donne in postmenopausa potrebbero trarre beneficio da strategie mirate alla neurodegenerazione e alla prevenzione della disabilità, mentre le donne in premenopausa potrebbero richiedere un monitoraggio più attento dell'attività di recidiva e l'ottimizzazione delle terapie modificatrici della malattia".