Show Hegseth-Trump: “Basta idiozie woke nell’esercito, pronti a combattere le minacce interne”. Il gelo degli ufficiali Usa: “Lasceremo terreno alla Cina”

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La spaccatura tra la leadership militare e politica del Pentagono è ormai evidente. La nuova strategia del presidente Donald Trump, che insistendo sul ritornello Maga vuole che l’esercito sia concentrato più sulle minacce interne che sugli scenari internazionali, non piace a i leader militari Usa, preoccupati soprattutto dall’espansione della Cina. Lo aveva già anticipato il Washington Post, raccogliendo le lamentele dei vertici militari prima ancora che andasse in scena l’insolita mega riunione alla Marine Corps Base di Quantico, in Virginia. E difficilmente questo scontento è stato mitigato dalle dichiarazioni di Pete Hegseth e dello stesso tycoon. Il capo del Pentagono ha di fatto accusato centinaia di generali e ammiragli americani di essere coprotagonisti di “decenni di decadenza” dell’esercito. Anni in cui, secondo Hegseth, sono state portate avanti “sciocchezze ideologiche”, come le preoccupazioni per il cambiamento climatico, il bullismo o le promozioni basate sulla razza o sul genere. “Eravamo diventati il dipartimento woke – ha detto -. Ma ora non più. L’era del dipartimento della Difesa è finita, benvenuti in quello della Guerra“. E poi il più classico dei cliché guerrafondai: “Pace attraverso la guerra. Il nostro compito è prepararsi alla guerra e vincerla”.Il cambio di nome risale all’inizio di settembre, quando un ordine esecutivo emesso da Trump ha riportato il Pentagono a chiamarsi come prima del 1947. Quello, ha spiegato lo stesso Trump, è stato il “primo momento in cui ha iniziato a prendere piede la cultura woke”. E per questo, ne è convinto il tycoon, si è reso necessario oggi un ritorno al passato. Un cambio di nominativo che spiani la strada all’introduzione della nuova strategia della Casa Bianca, che stigmatizza il pacifismo (nonostante lo stesso Trump a Quantico si sia mostrato infastidito per non essere il favorito nella vittoria del Nobel per la pace). Il Trump-pensiero è stato esemplificato da Hegseth: “Le uniche persone che meritano la pace sono quelle disposte a fare la guerra per difenderla. Ecco perché il pacifismo è così ingenuo e pericoloso”, ha spiegato il capo del Pentagono, secondo cui “o proteggi il tuo popolo e la tua sovranità o sarai sottomesso da qualcosa o qualcuno”. “Risveglierò lo spirito guerriero, anche se spero di non dover mai usare l’arsenale nucleare”, ha aggiunto poi Trump, scherzando con la platea di generali dicendo di “non aver mai avuto un pubblico così silenzioso“.Tra le altre cose, Hegseth ha dichiarato anche che è “inaccettabile vedere nei corridoi del Pentagono generali e ammiragli grassi che sono a capo di comandi in tutto il paese e nel mondo, è una brutta figura. Non rispecchia ciò che siamo”. E ha aggiunto che se i nuovi standard militari impediranno alle donne di combattere, “pazienza!”. “Non si tratta di impedirlo alle donne”, ha dichiarato. “Apprezziamo molto l’impatto delle nostre donne soldato. Sono in assoluto le migliori al mondo. Ma quando si tratta di potenza fisica, gli standard devono essere elevati e neutri. Se le donne ce la fanno, ottimo. Altrimenti, pazienza. Se questo significa che nessuna donna è qualificata per combattere, così sia”, ha aggiunto.Per diversi alti ufficiali, tra cui il capo dello stato maggiore congiunto, il generale Dan Caine, l’approccio di Trump è “miope e potenzialmente irrilevante, dato il criterio altamente personale e talvolta contraddittorio del presidente alla politica estera”. In particolare, le critiche riguardano l’enfasi della nuova strategia sulle minacce in patria, mentre la Cina continua a rafforzarsi militarmente, oltre ad un ridimensionamento del ruolo degli Usa in Europa e Africa. Senza contare che i vertici militari temono anche licenziamenti di massa al Pentagono o una drastica riorganizzazione della struttura di comando e delle gerarchie militari.Al contrario, per i Maga, la strategia attuata fino ad ora ha portato gli Stati Uniti a coinvolgersi in guerre straniere costose, invece di assicurare gli interessi nazionali americani. E viene quindi auspicato un cambiamento drastico di strategia che prevede l’aumento, come si è già visto in questi primi nove mesi di amministrazione Trump, dell’utilizzo delle forze Usa in aree vicine o addirittura sul suolo americano: dal dispiegamento sul confine meridionale, al raid contro i narcotrafficanti nel mar dei Caraibi, fino al dispiegamento della Guardia Nazionale nelle città americane per deportare i migranti e combattere quella che viene definita “criminalità fuori controllo”.L'articolo Show Hegseth-Trump: “Basta idiozie woke nell’esercito, pronti a combattere le minacce interne”. Il gelo degli ufficiali Usa: “Lasceremo terreno alla Cina” proviene da Il Fatto Quotidiano.