Mentre la Global Sumud Flotilla è in acque internazionali – tra Grecia, Turchia ed Egitto – alle 16.30 (ora italiana) nave Alpino della Marina Militare, che segue le imbarcazioni, ha diramato un avviso ufficiale alla flotta. Come Rende noto lo Stato Maggiore della Difesa è stato fatto questo perché è stata “raggiunta una distanza di circa 180 miglia nautiche dalle coste di Gaza”. È stato comunicato che, in assenza di variazioni di rotta e velocità, circa alle 2 della notte “la Flotilla raggiungerà verosimilmente il limite delle 150 miglia nautiche dalle coste” della Striscia. La nave Alpino “non oltrepasserà tale limite”, come era stato già anticipato, e quindi si fermerà per non pregiudicare in alcun modo le garanzie di sicurezza delle persone imbarcate. La Fregata – ribadisce lo Stato Maggiore – sarà comunque disponibile ad accogliere ogni persona che manifesti la volontà di trasferirsi a bordo, nel rispetto delle procedure di sicurezza e delle normative internazionali.“Noi entreremo nella zona di intercettazione e andremo avanti” spiega dirlo Tony La Piccirella, uno degli italiani a bordo della Global Sumud Flotilla, sottolineando che “non c’è un limite stabilito per il blocco navale, ma è grande quanto gli altri stati consentono a Israele di farlo”. Poi assicura: “Non ci fermeremo. La proposta di pace è solo una messinscena, una proposta di resa totale. Una svendita del territorio palestinese a Israele e Usa”Agli italiani a bordo delle imbarcazioni arriva anche “l’ultimo appello” del ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Prendano atto di ciò che sta accadendo e utilizzino una delle soluzioni alternative prospettate da più parti, in primis il Patriarcato della Chiesa cattolica, negli ultimi giorni, per far arrivare gli aiuti”. Crosetto fa riferimento al piano Trump-Netanyahu per la pace: il compito dichiarato della Global Sumud Flotilla “era di far giungere aiuti e richiamare l’attenzione sulle difficoltà con cui arrivavano a chi ne ha bisogno. L’obiettivo che si proponevano – continua il ministro della Difesa – verrebbe, dunque, raggiunto dall’accettazione” del piano Usa per la Palestina “che, in qualche modo, può aprire la strada alla pace e agli aiuti umanitari. Proprio per questo mi sento in dovere di fare loro un ultimo appello affinché prendano atto di ciò che sta accadendo e affinché utilizzino una delle soluzioni alternative prospettate da più parti, in primis il Patriarcato della Chiesa cattolica, negli ultimi giorni, per far arrivare gli aiuti”, conclude.Intanto per Israele ci sono le prove di un “coinvolgimento diretto” di Hamas nel finanziamento e nel controllo della Global Sumud Flotilla. Il ministero degli Esteri di Tel Aviv ha reso noto che le Idf hanno rinvenuto nella Striscia di Gaza quelli che vengono definiti “documenti ufficiali” del gruppo palestinese che provano il collegamento. Proprio mentre la missione umanitaria è sempre più vicina a Gaza e in prossimità della zona dove le imbarcazioni potrebbero già essere intercettate e bloccate da Israele, il governo di Netanyahu decide di “rivelare per la prima volta” il “legame diretto tra i leader della flottiglia e l’organizzazione terroristica di Hamas”. Non solo. Per Israele “queste navi sono segretamente di proprietà di Hamas”. Accuse respinte dagli organizzatori della missione che replicano sottolineando che sono prive di fondamento e “ripetono, piuttosto, un preoccupante schema già visto nel 2010 con la Mavi Marmara“, un’imbarcazione che tentò di violare il blocco di Gaza e che venne intercettata da Israele: in quell’occasione nove attivisti sono stati uccisi sul colpo mentre un decimo passeggero è morto a causa delle ferite riportate.Secondo quanto riferito dall’ufficio del portavoce delle Idf, i documenti collegano i leader della Flotilla ad Hamas, in particolare tramite la Pcpa (Palestinian Conference for Palestinians Abroad), creata nel 2018 come “braccio internazionale del movimento e designata nel 2021 da Israele come organizzazione terroristica”. La Pcpa – spiegano sempre le Idf – funge de facto da “ambasciata” di Hamas all’estero, “mobilitando azioni contro Israele, inclusi cortei violenti e flottiglie provocatorie”. Uno dei documenti diffusi è una lettera del 2021 firmata dall’allora capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che invita apertamente il capo della Pcpa a rafforzare l’unità e ne approva pubblicamente le attività. Un secondo documento contiene l’elenco di operatori della Pcpa, tra cui membri di alto profilo noti per aver guidato le flottiglie verso Gaza negli ultimi 15 anni, come Zaher Birawi nel Regno Unito e Saif Abu Kashk in Spagna. L’esercito israeliano sottolinea che Abu Kashk, oltre a far parte della Pcpa, è Ceo di Cyber Neptune, società di copertura in Spagna che possiede decine delle navi partecipanti alla flottiglia. In questo modo, secondo Israele, le “imbarcazioni sono effettivamente di proprietà segreta di Hamas, confermando il diretto controllo del gruppo terroristico sulle operazioni della flottiglia”.“I fogli mostrati da Israele non provano né il finanziamento né il controllo di Hamas sulla Global Sumud Flotilla. Ripetono, piuttosto, un preoccupante schema già visto nel 2010 con la Mavi Marmara”, replica la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia. “Siamo una missione civile e umanitaria, sotto gli occhi dell’Europa e del mondo”, ricorda e chiede a Israele che ” gli atti vengano consegnati integralmente a organismi indipendenti“. “Finché non accade, è propaganda, non prova”, conclude Delia.L'articolo Flotilla, primo avviso ufficiale della nave Alpino: alle 2 della notte si fermerà. Israele accusa: “Controllati da Hamas” proviene da Il Fatto Quotidiano.