“L’eretico” di Papa Francesco sfida Trump sulla politica migratoria. L’omelia dell’arcivescovo di Washington McElroy

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E’ una presa di posizione molto dura, e praticamente senza precedenti tra gli esponenti di alto grado della Chiesa cattolica negli Stati Uniti, quella dell’arcivescovo metropolita di Washington Robert Walter McElroy contro le politiche migratorie dell’amministrazione Trump. Creato cardinale nel 2022 da Papa Francesco che lo scorso gennaio l’ha nominato alla guida della diocesi della capitale, McElroy si è espresso in una densa omelia nella Cattedrale di San Matteo Apostolo, in occasione della 111/a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. “Negli ultimi 110 anni, questa messa è stata celebrata in tutto il nostro Paese per onorare e sostenere gli immigrati e i rifugiati che sono giunti nel nostro Paese come parte di quel flusso di uomini e donne provenienti da ogni terra che hanno reso gli Stati Uniti una grande nazione. Ma quest’anno è diverso dai 110 anni che lo hanno preceduto”, ha esordito il cardinale. “Quest’anno ci troviamo ad affrontare – sia come nazione che come Chiesa – un attacco senza precedenti a milioni di uomini, donne e famiglie di immigrati in mezzo a noi”, ha affermato il cardinale, la cui nomina a Washington aveva sollevato dissapori nella Chiesa Usa per le sue posizioni progressiste su immigrazione, giustizia sociale, ambiente e inclusione pastorale anche per le persone divorziate e risposate e appartenenti alla comunità LGBTQ+. Tanto da guadagnarsi anche accuse di “eresia” da parte di alcuni vescovi conservatori.Secondo McElroy, “stiamo assistendo a un attacco governativo su vasta scala, progettato per incutere paura e terrore tra milioni di uomini e donne che, attraverso la loro presenza nel nostro Paese, hanno coltivato proprio i legami religiosi, culturali, comunitari e familiari che sono più logorati e preziosi in questo momento della storia del nostro Paese”. Questo attacco “mira a rendere la vita insopportabile agli immigrati irregolari. È disposto a fare a pezzi le famiglie, separando le madri in lutto dai loro figli e i padri dai figli e dalle figlie che sono il centro della loro vita. Accoglie come danno collaterale l’orribile sofferenza emotiva che viene inflitta ai bambini nati qui, ma che ora si trovano ad affrontare la terribile scelta di perdere i genitori o lasciare l’unico Paese che abbiano mai conosciuto”. Sempre secondo McElroy, “il nostro governo è impegnato – per sua stessa ammissione e attraverso le tumultuose azioni di controllo che ha avviato – in una campagna globale per sradicare milioni di famiglie e uomini e donne laboriosi che sono venuti nel nostro Paese in cerca di una vita migliore”. E “il suo obiettivo è semplice e unitario: privare gli immigrati di ogni vera pace nelle loro vite, in modo che, nella miseria, si ‘auto-espellano'”.Infine, l’appello: “Come Chiesa dobbiamo consolare e solidarizzare pacificamente con gli uomini e le donne senza documenti, le cui vite sono sconvolte dalla campagna di paura e terrore del governo”, ha concluso il cardinale: “come cittadini, non dobbiamo rimanere in silenzio mentre questa profonda ingiustizia viene perpetrata in nostro nome”. Benché gran parte dell’episcopato americano, come peraltro la base cattolica Usa, sia tutt’altro che ostile al presidente Trump, la pastorale per i migranti e le loro famiglie è diventato un punto a dir poco nevralgico in tutte le diocesi. Solo McElroy, tra i vescovi, ha però trovato finora il coraggio di pronunciare parole così dure e definitive verso il governo. Del resto aveva definito il muro al confine tra Stati Uniti e Messico voluto da Trump “inefficace e grottesco”, e la sua nomina ad arcivescovo a Washington è stata considerata da molti una risposta del papato di Francesco a Donald Trump, che aveva nominato come ambasciatore presso la Santa Sede Brian Burch, presidente di Catholic Vote, noto critico del pontefice e figura vicina all’arcivescovo Viganò, ex nunzio negli Stati Uniti accusato di scisma, scomunicato e nemico del Papa.L'articolo “L’eretico” di Papa Francesco sfida Trump sulla politica migratoria. L’omelia dell’arcivescovo di Washington McElroy proviene da Il Fatto Quotidiano.