Garlasco: indagato Mario Venditti, l’ex pm dell’indagine su Andrea Sempio e l’omicidio di Chiara Poggi

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I carabinieri e la Guardia di Finanza stanno perquisendo le abitazioni di ex investigatori e inquirenti che hanno partecipato alle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Ad annunciarlo è il Tg1. Indagato sarebbe l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti. Che sarebbe stato corrotto per scagionare Andrea Sempio. Si parla anche di un appunto a penna su un bloc notes trovato a casa dei genitori di Sempio: “Venditti gip archivia X 20-30 euro”. E di anomalie nelle indagini, nelle quali sarebbero stati omessi passaggi delle intercettazioni. L’appunto sul bloc notesSarebbe di corruzione in atti giudiziari l’ipotesi di reato a carico di Venditti, che nel 2017 archiviò l’indagine su Sempio. Da questa mattina carabinieri e uomini della guardia di Finanza stanno perquisendo le abitazioni dell’ex procuratore oltre che quelle del circuito familiare di Sempio. Tra le perquisizioni anche quella delle abitazioni degli zii del 37enne indagato. Ma anche quelle di due ex carabinieri della polizia giudiziaria di Pavia oggi in congedo. L’operazione è coordinata dalla procura di Brescia, competente per i reati commessi dai magistrati pavesi. Venditti, oggi presidente del Casinò di Campione, è indagato per il ritrovamento di un appunto a casa dei genitori di Sempio. Il foglio si trovava in un bloc notes che risale a febbraio 2017. Giorni prima dell’avviso di garanzia per la morte di Chiara, che gli è stato notificato l’8 febbraio.Il decreto di perquisizioneNel decreto di perquisizione si parla di contatti «opachi» tra Sempio e i carabinieri che hanno condotto le indagini all’epoca. Secondo questa ipotesi di reato Sempio sarebbe stato informato delle domande a cui sarebbe stato sottoposto durante l’interrogatorio di garanzia del 2017. Ci sarebbero poi interi passaggi di conversazioni omessi nelle intercettazioni. Forse si parla proprio di quella tra Sempio e il padre in auto dopo il botta e risposta con gli inquirenti. Venditti, secondo l’ipotesi di accusa, sarebbe quindi stato corrotto con la cifra stanziata dagli zii di Sempio: 30-40 mila euro.Le analisi patrimonialiLe analisi patrimoniali hanno accertato il movimento di 40 mila euro partite dalle zie paterne di Andrea a dicembre 2016. La somma sarebbe arrivata allo zio e da lì al padre. I genitori hanno prelevato contante per poi girarlo al magistrato, secondo l’ipotesi degli inquirenti. Secondo questa ipotesi i genitori di Sempio erano a conoscenza da prima dell’indagine nei confronti del figlio. Così come sapevano delle domande che gli avrebbero fatto durante l’interrogatorio. Agli atti c’è un’intercettazione tra Andrea e il padre in auto dopo il botta e risposta con gli inquirenti: «Ne abbiamo cannata una, che io ho detto che lo scontrino (quello del parcheggio, il suo alibi per quel 13 agosto 2007, ndr) era stato ritrovato dopo che ero stato sentito, che tu hai detto che l’abbiamo ritrovato prima».L’indagine del 2017La procura di Pavia aprì un fascicolo su Andrea Sempio nel 2017, poi successivamente archiviato. In un documento del 2017 e redatto dalla procura generale di Milano nell’ambito della prima inchiesta, si sottolineava come «la fotografia della scena del crimine (…) esclude Sempio come possibile autore dell’omicidio». Nel testo si evidenziava che «il modo con cui Chiara consente l’ingresso» all’aggressore dimostra l’esistenza di un legame di «profonda confidenza», mentre «le modalità dell’aggressione rivelano un coinvolgimento emotivo particolarmente intenso». Tutti elementi, spiegavano i magistrati, che non trovavano «alcun riscontro nelle evidenze probatorie» relative al rapporto tra Poggi e Sempio.L’archiviazioneNell’appunto trasmesso nel 2017 ai pm di Pavia durante la prima inchiesta, poi archiviata, la procura aveva fatto inoltre sapere che «le chiamate del 7 e 8 agosto 2007» di Andrea Sempio a casa Poggi, erano «trasparenti ed esplicite». Ed erano inoltre state fatte «da una persona che non si nasconde», si leggeva. Nell’atto si sottolineava, se mai, che era stata la difesa di Stasi a tentare di confondere le acque. Dopo le tesi della «doppia vita di Chiara» e di un ladro «sconosciuto» entrato in casa, «sostituiva» quest’ultima figura con quella «di un amico del fratello, Andrea Sempio».Secondo la relazione della procura generale, tali «scarni dati» non avevano però la benché minima «rilevanza», in quanto «si collocano e si esauriscono a distanza di ben 5 giorni dall’omicidio, a ridosso della partenza di Marco per il Trentino, e dopo «l’informazione» della sua assenza a Garlasco. Inoltre, l’incrocio delle testimonianze raccolte, «dello scontrino del parcheggio di Vigevano pagato alle ore 10.18 del 13 agosto e l’orario e lo scambio delle telefonate e dei messaggi con gli amici» Mattia Capra e Roberto Freddi «dimostrano che Sempio dice il vero» in merito a come ha trascorso la mattina dell’omicidio.In aggiornamentoL'articolo Garlasco: indagato Mario Venditti, l’ex pm dell’indagine su Andrea Sempio e l’omicidio di Chiara Poggi proviene da Open.