“Autorizzo l’uso della forza massima”. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump innalza il livello di scontro e ordina al Segretario alla Guerra, Pete Hegseth, di inviare la guardia nazionale a Portland e nelle strutture dell’Ice, l’agenzia responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione. “Su richiesta del Segretario alla Sicurezza Interna, Kristi Noem, sto ordinando a Hegseth di fornire tutte le truppe necessarie per proteggere Portland, devastata dalla guerra, e tutte le nostre strutture Ice sotto assedio a causa degli attacchi di Antifa e di altri terroristi interni”, ha scritto il tycoon su Truth.All’inizio di settembre, Trump aveva descritto la vita a Portland come “l’inferno” e aveva dichiarato di star valutando l’invio di truppe federali, come ha recentemente minacciato di fare per combattere la criminalità in altre città, tra cui Chicago e Baltimora. Durante l’estate ha dispiegato la guardia nazionale a Los Angeles e nell’ambito della sua operazione di controllo dell’ordine pubblico nel Distretto di Columbia. Anche nel Tennessee, a Memphis, si sta preparando l’arrivo delle truppe: il governatore repubblicano Bill Lee ha dichiarato che gli agenti della guardia nazionale contribuiranno alle risorse messe in campo per combattere la criminalità nella città.Dieci giorni fa, con un post su Truth, Trump aveva annunciato la decisione di designare Antifa come “organizzazione terroristica“, raccomandando che si indaghi “a fondo su coloro che la finanziano”. Negli Usa Antifa è un movimento decentralizzato, formato da attivisti che si definiscono anarchici, anticapitalisti o comunisti, senza una vera e propria leadership definita. Quello del presidente è stato dunque un ordine esecutivo contro un gruppo che non esiste formalmente, ma che allarma rispetto al tentativo del tycoon di reprimere il dissenso.L'articolo Trump ordina l’invio dell’esercito a Portland “per proteggere” le strutture dell’Agenzia anti-immigrazione da Antifa proviene da Il Fatto Quotidiano.